giovedì 19 giugno 2014

L'ORGANIZZAZIONE DISORGANIZZATA

Anche stavolta assistiamo all'abnegazione solitaria dei lavoratori di fronte all'emergenza "acqua" che sta colpendo il nostro territorio con particolare intensità nel nolano oltre che nella limitrofa provincia di Caserta.
Sono circa quattro/sei mesi che continuo a chiedere di affrontare il riassetto operativo del Comando di Napoli per cercare di giungere all'applicazione delle circolari in materia di soccorso ordinario, alluvionale e statico. Una voce nel deserto quella della UIL VVF Napoli, con gli altri che si limitano ad annuire o a proporre tesi che tendono a far finta di muovere tutto affinché nulla si muova. Non riescoa comprendere come facciano a non capire; ovvero, so bene perché non siano sensibili a codeste tematiche.
Ma non ve lo dico. Con un po di impegno e fantasia lo capirete da soli.

mercoledì 18 giugno 2014

LEGGETELO

In linea il documento programmatico della UIL PA Vigili del fuoco. La relazione del Segretario è da considerarsi parte integrante della sintesi che riporta in maniera saliente gli obiettivi della nostra O.S.
Circolano vari slogan di varie sigle credo che non vi sia bisogno di spot ma, qualora ve ne fosse bisogno, potete pensare alla UIL VVF come al Sindacato che preferisce non millantare ne prendere per i fondelli i lavoratori. Buona lettura. 

mercoledì 4 giugno 2014

UIL VVF NAZIONALE - vicenda albero

 Amici, di seguito la nota a firma del Coordinatore generale UIL PA VVF riferita ai fatti giudiziari che riguardano un nostro collega. saluti

Roma, 3 giugno 2014
Prot. N. 202/2014
                                                                                                          Al Sottosegretario di Stato all’Interno
                                                                                                                                    On. Gianpiero Bocci
                                                                                                               Al Capo Dipartimento VVFSPDC
                                                                                                                                  Pref. Alberto Di Pace
                                                                                                  Al Direttore Centrale per l’Emergenza ed il
                                                                                                                                        Soccorso Tecnico
                                                                                                                          Ing. Pippo Sergio Mistretta
Oggetto: rinvio a giudizio del Vigile del Fuoco di Napoli.
Egregi,
abbiamo appreso dagli organi di stampa che la procura di Napoli è pronta a chiedere il rinvio a giudizio per omicidio colposo di un nostro collega di Napoli.
Questa notizia impone una doverosa riflessione: i Vigili del Fuoco non possono continuare a svolgere funzioni di supplenza rispetto a quelle problematiche a cui chi dovrebbe dare risposte non lo fa nell’esiguità delle risorse a disposizione e confidando in un cono d'ombra delle competenze del Corpo Nazionale che diventano oggetto di interpretazioni più ampie di quanto in realtà sia possibile fare.
Il rischio, in tal modo, è quello di essere costretti a pagare per errori che in realtà, per quanto ci riguarda, tali non sono; in simili circostanze non si può parlare di errori dei Vigili del Fuoco ma di limiti oggettivi ai quali siamo ingiustamente esposti e dei quali paghiamo un conto che non ci spetta.
E’ quindi necessario liberarci dal ruolo di semplici supplenti chiamati a sopperire le altrui inefficienze nella comune convinzione che comunque ci sono sempre i Vigili del Fuoco a metterci una “pezza”.
E’ giunto il momento che chi di dovere stabilisca chiaramente le nostre competenze, ovvero se i Vigili del Fuoco devono e possono o meno, continuare a fare i giardinieri, gli accalappiacani o altro ancora per conto dei comuni. Non può, dunque, trattarsi di una mera coincidenza il fatto che in casi come questi ci sia l’assenza, non solo di circolari che disciplinino la materia, ma anche di apposite P.O.S. che indichino con esattezza cosa fare e come.
Il rischio che non vogliamo e non dobbiamo correre, è che il nostro collega sia l’ennesima vittima di ormai noti abbandoni ed ingiustizie, l’anello più debole su cui far ricadere responsabilità che non dovrebbero appartenergli e per le quali comunque, a prescindere dagli esiti del processo, si vedrà costretto a pagare, perché anche nel Corpo Nazionale c’è chi si trova ad essere tutelato per i fatti di cui deve rispondere per eventi riconducibili al suo operato e chi invece, non potendo contare su una polizza di responsabilità civile verso terzi, sarà costretto a togliere il pane di bocca ai propri figli.
Ci chiediamo semplicemente: alla luce di tutto ciò, quali sono le determinazioni che intendono assumere i vertici del Dipartimento?
In attesa di un gradito quanto urgente riscontro si inviano cordiali saluti.
Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo

martedì 3 giugno 2014

VOGLIAMO CHIAREZZA

Sulla triste vicenda delle responsabilità circa la tragedia dell'albero caduto in via A. Falcone a Napoli la Segreteria UIL PA VVF Napoli ha relazionato l'evento alla struttura Nazionale. Il Segretario generale Alessandro LUPO ha condiviso pienamente le argomentazioni addotte e, forte anche del suo concreto vivere la partenza in qualità di CSE del Corpo, ha voluto sviluppare una nota che è stata inviata ai vertici del Dipartimento. Ringraziandolo mediante queto mezzo, auspico che, anche grazie all'impegno della UIL, qualcuno si faccia carico di far capire ai lavoratori operativi i limiti dell'agire professionale. Le semplicistiche osservazioni dei dirigenti provinciali non servono a nulla e, forse, la loro superficialità potrebbe essere utile. Non appena la nota sarà resa disponibile pubblicherò il relativo link oltre a farla girare tramite i social network. Vogliamo chiarezza e sapere come muoverci; fermo restando la decisione che assumerà la Giustizia, abbiamo il diritto di essere tutelati da precise norme e disposizioni.  In assenza di direttive univoche chi può dire cosa è sbagliato e cosa non lo è?