mercoledì 26 ottobre 2011

ORA ANCHE LE PENSIONI?

I Vigili del fuoco non godono di particolari trattamenti previdenziali, quel poco che resta è legato all'anzianità anagrafica diversa dal pubblico impiego ordinario.
Lontani anni luce dai trattamenti riservati a categorie similari e per la cui perequazione i lavoratori, le OO.SS., combattono da anni.
La UIL PA Vigili del fuoco metta le mani avanti su eventuali ipotesi di intervento negativo; il Governo faccia pure, ma per quanto riguarda i Vigili del fuoco gli unici atti tollerabili saranno quelli di rivedere al meglio, in positivo, di garantire anche a noi le prerogative concesse al comparto sicurezza.
Lo sciopero del 28 p.v. sia occasione per un ennesimo comunicato stampa, preceduto da una precisa nota al Governo, relativo alla necessità di tenere inalterati gli attuali assetti e di rilanciare la richiesta di riordino previdenziale con perequazione al comparto sicurezza.

domenica 23 ottobre 2011

NEI SECOLI FEDELI, .... MICA FESSI

(ALLA MANIFESTAZIONE CUI SI FA RIFERIMENTO C'ERANO ANCHE I VVF; CREDO CHE SIA INTERESSANTE LEGGERE ANCHE DI ALTRE ISTITUZIONI CON ANNESSE PROBLEMATICHE "SIMILARI" - RACCOMANDO, ONDE EVITARE MISTIFICAZIONI DA PARTE DEI CONTRARI AL DIRITTO PUBBLICO, DI RICORDARE CHE IL PUBBLICO IMPIEGO "PRIVATISTICO", QUELLO IN CUI ERANO I VVF, SOFFRE MOMENTI DI CERTO PEGGIORI DEI NOSTRI).


(La Repubblica) - Sale la tensione tra Forze Armate e poliziotti e governo. Dopo la protesta di piazza dei poliziotti e quella, a sorpresa, dei carabinieri (che in un comunicato del Cocer hanno attaccato la casta, il governo e il premier), ora la rappresentanza "sindacale" dell'Esercito chiede le "dimissioni dell'esecutivo". I militari, si legge in un documento approvato all'unanimità dal loro Cocer, "non hanno più fiducia nel governo". E definiscono "fallimentare la gestione del sistema Difesa del Paese da parte del gabinetto del ministro La Russa e, di riflesso, del governo Berlusconi auspicandone la caduta....


"Solo in tal modo - sostengono i militari - si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che, aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare, determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonchè dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni".La rabbia antigovernativa di militari e  poliziotti che non pare placarsi si trasforma in un caso politico.  "Solidarietà al Cocer e a tutte le Forze Armate e le Forze dell'Ordine che in questi anni hanno subito i tagli del Governo" arriva dal deputato di Futuro e Libertà Gianfranco Paglia. L'escalation delle proteste di divise e stellette preoccupa invece il Pd. "La successione delle proteste - interviene Emanuele  Fiano, responsabile sicurezza per i democratici - rappresenta la fotografia di una situazione non ordinaria e per noi molto preoccupante del grado di esasperazione di tutte le donne e di tutti gli uomini del comparto sicurezza e difesa dello Stato".Non era mai successo a un esecutivo di suscitare la contemporanea protesta di polizia, carabinieri ed esercito per i tagli a sicurezza e difesa.Anche l'Arma ora non ci sta più, i militari sono "stufi". Rompono il loro consueto silenzio. E, soprattutto, la tradizione che li vuole non solo nei secoli fedeli, ma sempre rispettosi soprattutto nei toni nei confronti del governo che, di recente, li ha elevati a rango di quarta Forza Armata. Va detto che l'Arma dipende un po' dalla Difesa (polizia militare), un po' dall'Interno (ordine pubblico), un po' dalla Salute (Nas), un po' dall'Ambiente (Noe), un po' dai Beni culturali (Nucleo patrimonio artistico), un po' da Palazzo Chigi. Senza contare che dai loro ranghi proviene uno dei tre direttori dei servizi segreti, il generale Giorgio Piccirillo (Aisi).Ma il combinato disposto dei tagli alle risorse della sicurezza e del lavoro massacrante al quale sono stati sottoposti a Roma sabato scorso, li ha esasperati. La preoccupazione per la manifestazione No-Tav di domenica in Val di Susa ("auspichiamo - dicono - che sia garantita "in primis" l'incolumità del personale in divisa"), ha fatto esplodere tutta la loro rabbia finora compressa nelle caserme. E hanno deciso di uscire allo scoperto per "urlare", per usare le parole di un alto ufficiale dell'Arma, il loro "grido di allarme". I militari, si sa, non hanno facoltà di esprimere dissenso, né, tantomeno, di protestare pubblicamente. Questo compito è demandato dunque al loro unico organo di rappresentanza, il Cocer, una sorta di sindacato democraticamente eletto. È questo organo di rappresentanza a esprimere "umore e preoccupazione" per quanto sta avvenendo. Lo fa, forse per la prima volta nella storia dell'Arma, con un linguaggio forte e con toni antipolitici e antigovernativi stile sindacati di polizia, forse anche per appagare in qualche modo la protesta che proviene dal basso da una base di carabinieri e sottufficiali che non sono più disposti a incassare botte "per sette euro all'ora"."Il governo - accusa il Cocer carabinieri in polemica, senza però mai citarlo, con il ministro della Difesa Ignazio La Russa - taglia sulla sicurezza, ma non si dimentica di finanziare la festa delle Forze Armate del prossimo 4 novembre". "È questo - continua - un governo impegnato a salvaguardare l'apparenza più che la sostanza: si sa, le foto ricordo durante queste manifestazioni possono valere più di cento parole, facendo percepire agli ignari cittadini una vicinanza al comparto sicurezza e difesa, di fatto inesistente! Con i tagli alle spese dell'ordine e sicurezza pubblica, il governo ha infatti dimostrato tutti i limiti della sua azione".Ecco il j'accuse alla casta. "Alla nostra classe politica - sostiene la rappresentanza militare - non interessa che durante questi servizi il Carabiniere il più delle volte non mangi, oppure lavori dodici ore continuative senza percepire straordinario e in condizioni a dir poco aberranti come ampiamente hanno dimostrato le immagini dei violenti scontri di piazza. A loro interessa solo tagliare le spese per questi servizi. Siamo nel pieno ciclone alimentato da una classe politica che pensa più che a salvaguardare, ad aumentare i propri privilegi". "Ci chiediamo - è l'affondo rivolto polemicamente in questo caso al ministro dell'Economia Giulio Tremonti - quali spese verranno tolte dal bilancio statale, visto che siamo già altamente maltrattati".Ed ecco l'attacco frontale al governo. "I Carabinieri sono stanchi di sottacere e di subire le imposizioni di un governo che continua imperterrito a penalizzarli economicamente per giustificare i propri sprechi (auto blu con scorta, autisti/maggiordomi, segretari, vigilanze) e che continua a chieder loro sacrifici economici". "Oggi - continua la protesta - abbiamo un dato di fatto oggettivo: la sicurezza per l'italiano è gravemente compromessa. Garantire sicurezza, per i Carabinieri vuol dire lavorare gratis, per i nostri amabili parlamentari vuol dire aumento di servizi di esclusiva utilità gratuiti perché pagati con i sacrifici dei cittadini tutti e con i tagli ai servitori dello Stato garanti dell'ordine e della sicurezza pubblica".Ce n'è anche per il premier: "Qualcuno - attacca il Cocer - spieghi al presidente del Consiglio il significato dei sacrifici che il Carabiniere fa per garantire la giustizia sociale ed i diritti del cittadino. I Carabinieri rimandano al governo le belle parole ed i ringraziamenti ipocriti".Il malessere serpeggia fra le forze dell'ordine. Martedì i sindacati di polizia di tutto l'arco costituzionale hanno protestato in piazza contro il ministro dell'Interno Roberto Maroni che riferiva al Senato sulla guerriglia di sabato. Nella stessa giornata il Cocer Esercito solidarizzava (anche questo, senza quasi precendenti), con la manifestazione dei poliziotti. "I tagli all'Esercito - denuncia il suo Cocer - la componente più impegnata nelle missioni all'estero, incidono sulla protezione e sulla sicurezza del personale. E stanno facendo vertiginosamente decadere la qualità della vita nelle caserme".

di Alberto Custodero

lunedì 17 ottobre 2011

SCONTRI ROMA: NOTA UIL VVF NAZIONALE

Roma, 17 ottobre 2011
Prot. N. 255/11


Alle strutture regionali e provinciali
UIL PA VVF


A seguito dei disordini verificatisi nel corso della manifestazione a Roma il 15 ottobre u.s., che hanno visto particolarmente impegnato il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, desideriamo esprimere la più profonda solidarietà a tutti i colleghi che hanno lavorato in quella giornata.
Ancora una volta i Vigili del Fuoco si sono trovati a fronteggiare situazioni di estremo pericolo contro le quali sono indifesi e vulnerabili, oltre che numericamente insufficienti, e nonostante tutto hanno dimostrato, con freddezza e competenza, la loro straordinaria professionalità.
 E' necessario che il personale del Corpo Nazionale non sia più coinvolto  in situazioni di scarsa tutela della propria attività operativa bensì salvaguardato all'interno di simili scenari.  Tale tutela ed attenzione verso i Vigili del Fuoco deve partire dal Governo che, contrariamente, continua a tagliare sul personale, sulle attrezzature e  sugli automezzi in un momento così delicato per la situazione economica e politica del Paese.
La UIL farà sentire la sua voce in merito anche per il fatto che, con il passar del tempo, cresce nel Paese la consapevolezza del fondamentale ruolo a cui il Corpo Nazionale assolve e dovrà assolvere anche in futuro nell’interesse primario di tutti i cittadini.

Cordiali saluti.

venerdì 14 ottobre 2011

copia, incolla e ..... TAGLIA

NODO SU MISSIONI E SICUREZZA. «Al fine di razionalizzare e riorganizzare la spesa», si legge nel testo, «è disposta la riduzione dello stanziamento previsto nello stato di previsione del ministero dell'Interno, missione ordine pubblico e sicurezza, programmi 8 e 9, di 10 milioni di euro per l'anno 2012 e di 50 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, nella misura del 50% per la polizia di Stato e del 50% per l'Arma dei carabinieri». *È prevista anche una riduzione della spesa - 57.448,387 euro per il 2012 e di 30.010,352 per il 2013 - per la retribuzione del personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ma non finisce qui: tagli di 2 milioni di euro per il 2012 per le spese di vitto per il personale dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza impegnato in servizio d'ordine fuori sede. «Il gettito proveniente dalle frequenze» ha spiegato il ministro della Difesa Ignazio La Russa «andrà per il 50% all'abbattimento del debito pubblico e per il 50% alla diminuzione dei tagli per i vari ministeri ma con priorità ai comparti sicurezza e difesa». 
 *(penso che, anche se espressi in migliaia, siano milioni)

mercoledì 12 ottobre 2011

OLTRE ALLO SCIOPERO DEL 28 p.v. LA UIL VVF SI MUOVE ASSIEME AL CARTELLO SINDACALE DELLE POLIZIE

COMUNICATO STAMPA
Sindacati e Rappresentanze dei Comparti Sicurezza,
Difesa e Soccorso pubblico: CONFERENZA STAMPA
Mercoledì 12 ottobre alle ore 15 presso la sede nazionale del sindacato Siulp sita in via Vicenza n. 26 a Roma si terrà una conferenza stampa per annunciare una serie di iniziative eclatanti di mobilitazione che culmineranno in una manifestazione nazionale e in altre importanti iniziative che puntano al coinvolgimento della cittadinanza.
I tagli operati dal Governo anche con le ultime manovre finanziarie stanno ormai pericolosamente limitando l’azione e il servizio, a tutela dei cittadini, delle donne e degli uomini in divisa, tanto che già alla fine di questo mese – solo per fare un esempio - non ci saranno più risorse per l’acquisto di carburanti destinati agli automezzi e al parco veicolare delle varie Amministrazioni di competenza.
La conferenza stampa è organizzata dai principali Sindacati e Rappresentanze dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico a nome della quasi totalità degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, al Corpo dei Vigili del Fuoco e alle Forze Armate: 
SIULP, SAP, UGL Polizia di Stato, CONSAP, SAPPE, UIL Penitenziaria, FNS CISL, UGL Penitenziaria, SAPAF, UGL Forestale, Fe.Si.Fo, FNS CISL Forestali, UIL Forestali, FNS CISL VV.FF., UIL VV.F., CO.NA.PO, UGL VV.FF.

lunedì 10 ottobre 2011

SOLDINI E SOLDI, ....... in SOLDONI:

Comando Napoli,
Rata ottobre 2011 tranche arretrati ccnl -indennità di soccorso esterno".
Lavorazione spettanze varie 2010 (integrazioni, etc.), forse, sottolineo, forse Novembre 2011.
STIR Giugliano in via di definizione l'iter per sblocco e lavorazione.

LA VERITA' STA SEMPRE NEL MEZZO! LA UILVVF STA NEL MEZZO, LA UILVVF ....

"DI SEGUITO LETTERA APERTA DI ALCUNI COORDINAMENTI UIL VVF A SOSTEGNO DEL COORDINATORE GENERALE"
Cari colleghi,
nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una serie di attacchi alla nostra Organizzazione Sindacale e al nostro Segretario Generale da parte di taluni soggetti che da tempo giocano a fare sindacato e pretendono di insegnare a tutti, indistintamente, le regole di tale gioco con presunzione e arroganza, ma scoprendo allo stesso tempo i loro veri obiettivi, portati avanti anche con falsità e menzogne, che non sono certo a favore del personale e del Corpo Nazionale tutto.
Solo in questi termini può leggersi, infatti, l’inserimento nell’articolo 16 della Legge 121/81 che l’O.S. CO.NA.PO. spaccia per Comparto Sicurezza, quando nella realtà tale norma non fa altro che individuare le Forze di Polizia che devono essere coordinate dall'Amministrazione di Pubblica Sicurezza per le sue finalità di ordine e sicurezza pubblica, che nulla centrano con le finalità istituzionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (che, ricordiamo, sono la prevenzione dagli incendi, il soccorso pubblico e la difesa civile) ed ancor meno con i comparti di negoziazione (essendo norme che afferiscono gli ordinamenti).
Dopo anni di lotta (a loro dire), solo oggi questa O.S. si accorge di aver chiesto una cosa diversa da quella che volevano i lavoratori del Corpo? A meno che non stanno mentendo anche ai loro stessi Quadri (cosa probabile considerate le loro ultime vicende interne che hanno visto dimettersi segretari Nazionali, Regionali e Provinciali) tale O.S. ha da anni chiesto che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diventasse una Forza di Polizia sotto il controllo dei Questori e dei Prefetti e alle dipendenze dirette del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Ma questo non significa entrare nel Comparto Sicurezza che, come è noto, è istituito e disciplinato dal decreto legislativo n. 195/1995.
Di una cosa però prendiamo atto, ovvero che i Quadri CO.NA.PO. si sono finalmente resi conto che l’armamento è incompatibile con il servizio antincendio, dal momento che in un loro comunicato di qualche tempo fa scrivevano: “vogliamo essere armati per difesa personale come le altre Forze di Polizia ad ordinamento civile”. Vogliamo credere che si trattasse di una provocazione e magari, tra qualche tempo, scopriremo che anche la richiesta di far diventare il Corpo Nazionale una Forza di Polizia, con l’inserimento nell'articolo 16 della Legge 121/1981, era anch'essa una provocazione. Forse una ulteriore provocazione era quella apparsa sulle loro locandine dove scrivevano: “Utile sarebbe utilizzare all'occorrenza anche personale del Genio Militare, a ricoprire permanentemente i Distaccamenti dei Vigili del Fuoco oggi volontari” (Ma d'altronde in questo modo confusionario di interpretare le competenze se i Vigili del Fuoco possono fare i poliziotti anche i militari possono fare i pompieri nei distaccamenti volontari!).
Ma a parte tutto possiamo condividere o meno il pensiero sindacale di ognuno, purché sia onesto e trasparente, ma non possiamo certo accettare falsità ed accuse rivolte invece alla persona che rappresenta una Organizzazione Sindacale come la nostra UIL. Forse questi signori avrebbero anche evitato una magra figura se, prima di dare fiato alle trombe, si fossero informati bene sull’attività del nostro Segretario Generale A. Lupo, e forse avrebbero scoperto che Lupo indossa la divisa regolarmente in servizio ed in attività di soccorso, considerato che non gode, per sua scelta, di un distacco sindacale intero.
Ma cosa possiamo aspettarci da personaggi che hanno sempre puntato il dito contro coloro che usufruivano dei distacchi sindacali e poi quando tali distacchi sono stati concessi anche a loro hanno detto ai loro iscritti: “abbiamo scherzato!”.
“Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, ma mai tutti per sempre!

sabato 8 ottobre 2011

CAMILLA LUISE--CAMILLA LA STELLA CHE BRILLA--OLTRE ALLE NOTIZIE SINDACALI VI AGGIORNIAMO DELLA PICCOLA CAMILLA FIGLIA DEL COLLEGA MARIANO LUISE

Inserito il 07 ottobre 2011 alle 11:49:00 da mariano. IT - camilla la stella che brilla

Ciao a tutti,
è da qualche mese che non vi aggiorno sugli sviluppi terapeutici di Camilla ma questo è stato dovuto ad alcune novità, illustrate di seguito, e avevamo bisogno del tempo necessario per capire le reazioni della nostra piccola.
Come sapete Camilla alternava cicli terapeutici tra il centro Adeli in Slovacchia e il centro Francesco Pio di Ostia, mentre nei periodi che sta a casa effettua fisioterapia di mantenimento , logopedia e psicomotricità , in attesa di riprendere l’ossigeno iperbarico appena le sue condizioni lo permettessero (cioè nel periodo estivo quando la piccola non è raffreddata). Nel frattempo continuavamo a tenerci informati sulle altre varie possibili terapie che potessero contribuire al miglioramento di Camilla; scartata l’ipotesi delle cellule staminali (il genetista professore Bruno Dallapiccola, ci ha dato ampie spiegazioni su come questa tecnica per cervello sia ancora in alto mare, mentre per altri organi del corpo sono a buon punto), ci siamo soffermati su una tecnica chiamata Biocorrezione praticata dal professore Vassiliev , dottore russo che da anni vive in Israele. Era dal 2010 che prendevamo informazioni sul professore, sulla terapia da lui praticata e sugli sviluppi che questa aveva sui bambini a essa sottoposti; ad aprile 2011, a seguito delle informazioni ottenute e di risultati incoraggianti avuti d’alcuni piccoli, decidemmo di portare Camilla in Israele dal professore Vassiliev, per provare e vedere con i nostri occhi quanto avevamo conosciuto dai vari canali informativi da noi utilizzati. Contattammo il professore e ci fu dato il primo appuntamento per le due ultime settimane di maggio, il 12 maggio scorso stavamo in Israele. Decidemmo di non informare i terapisti di Camilla, gli amici e parenti, sulla biocorrezione che Camilla stava per iniziare, in modo che al nostro rientro potevamo avere dei pareri non condizionati (dicemmo che andavamo a fare un ciclo in Slovacchia). Al nostro arrivo il professore fece sospendere TUTTE le terapie farmacologiche che Camilla faceva (dopo essere stati negli USA Camilla assumeva “solo” il depakin con dosaggio “ridotto” a 350 mg al giorno), gli fece fare l’analisi delle urine delle 24 ore con le quali ottiene l’adenogramma, cioè” l’immagine grafica nella dinamica del contenuto nell’urina degli importantissimi neurormoni presenti nel nostro organismo”, a seguito del quale diede disposizione di dare a Camilla delle capsule di Ldopa con dosaggio di 45mg al mattino e 15mg alla sera ma della terapia vi parlerò più avanti. Capirete che togliere di punto in bianco tutto il dosaggio del farmaco antiepilettico che Camilla assumeva, sostituendolo con un farmaco che non è un antiepilettico, generava in noi delle perplessità visto che eravamo abituati a vedere i dosaggi delle varie medicine aumentati o scalati molto lentamente ma oramai avevamo deciso di provare e visto che nella maggior parte dei casi da noi conosciuti avevano dovuto fare anche loro questa cosa, senza avere particolari problemi, decidemmo di procedere. Nei primi 10 giorni che Camilla iniziò questo trattamento non notammo differenze in lei ma poi qualcosa iniziò a cambiare, la piccola riusciva a farsi delle belle dormite come non capitava da tempo e appariva più rilassata; il professore lasciò il dosaggio del Ldopa come quello iniziale, ci furono date le capsule necessarie ad arrivare fino alla successiva visita (prevista per settembre 2011) e dopo due settimane in Israele ripartimmo per l’Italia ottimisti visto le reazioni iniziali di Camilla. Dopo qualche settimana che Camilla riprese il lavoro con i terapisti che vengono a casa, prima le fisioterapiste e poi la psicomotricista ci chiesero se in Slovacchia Camilla avesse fatto qualche nuova terapia visto che la trovavano particolarmente migliorata (rispetto alle altre volte) nel tono muscolare, nell’attenzione e nella partecipazione, loro non sapevano della novità e questa fu un ulteriore conferma a quanto noi notavamo; naturalmente a quel punto abbiamo informato i terapisti sulla biocorrezione.
Sotto l’aspetto epilettico Camilla è stata benissimo nel mese di giugno (scattini solo al risveglio ma pochi e leggeri), luglio e agosto ritornò nella sua norma (scattini frequenti quotidianamente) con qualche giorno dove risultavano essere aumentati, a seguito di questo contattammo il professore lo aggiornammo sulle varie novità, lui decise di ridurgli il dosaggio del Ldopa e da quel momento fino al nostro ritorno in Israele, Camilla riprese a stare bene come nel mese di giugno. Il 9 settembre scorso siamo ritornati in Israele, Camilla ha fatto di nuovo l’adenogramma il quale risulta migliorato e quindi il professore ha ridotto il dosaggio del Ldopa ad una sola capsula, al mattino, di 35 mg; ad oggi la frequenza e l’intensità degli scattini sono come quelli del mese di giugno… pochissimi e leggeri solitamente al risveglio. Durante la biocorrezione il professore Vassiliev sconsiglia la fisioterapia intensiva e l’ossigeno iperbarico, quindi nostro malgrado adesso Camilla sta facendo solo la fisioterapia a casa e per ora siamo costretti a sospendere i cicli presso l’adeli e presso il centro Francesco Pio ma nonostante questo notiamo che a volte Camilla cerca di spingere sulle gambe per provare a stare in piedi quindi non vediamo l’ora che possa riprendere la fisioterapia intensiva con adeli e thersuit, visto che le sue attuali reazioni ci inducono a credere che quando riprenderà riuscirà ad ottenere più di quanto ottenuto fino ad oggi. Sono passati solo quattro mesi che Camilla ha iniziato la biocorrezione, quindi le sue reazioni sono ancora tutte da valutare ma non potevo aspettare oltre per informarmi su quanto la nostra stella sta facendo.
Ricordo che il nostro obiettivo e quello di migliorare la qualità di vita di Camilla, considerando che ormai mangia molte cose a pezzetti, il tono muscolare è migliorato tanto, la psicomotricista nota migliorata l’attenzione e la partecipazione, gli antiepilettici sono stati eliminati del tutto, con gli scattini al momento sensibilmente ridotti, ormai è ovvio che continuiamo ad ottenere “piccoli” risultatati che lasciano ottimismo per il futuro.
Di seguito vi riporto le informazioni del metodo Biocorrezione:
“Il metodo della biocorrezione e basato sugli adenogrammi, che significa interpretazione cllnica dell'immagine grafica nella dinamica del contenuto nell'urina degli importantissimi neurormoni del nostro organismo. L'adrenogramma di ogni persona e assolutamente individuale come l'impronta digitale. Gli adrenogrammi hanno consentito di scoprire i meccanismi intimi delle alterazioni del sistema nervoso e la possibilità di correggerle, inclusa anche l'alterazione della sintesi della dopamina, che sono, in base alle alterazioni dell'attività motoria e dell'intelletto, comprese molte forme di paralisi che si determinano come ad esempio le paralisi d'eziologia dopaminica. Solo gli adenogrammi consentono di definire precisamente il valore del deficit della dopamina nell'organismo dell'ammalato e calcolare la dose esatta del preparato dell'aminoacido L-DOPA che e precursore della dopamina, secondo il principio "la chiave della serratura" per la terapia efficace di questa malattia. La biocorrezione, si effettua con la somministrazione della esatta microdose del preparato calcolata secondo l'adenogramma.”
In poche parole il professore Vassiliev con l’adenogramma stabilisce il dosaggio delle Ldopa necessario al paziente per produrre la dopamina di cui il suo organismo ha bisogno.
Breve informazioni sulla dopamina:
Ogni cellula nervosa (o neurone) nel cervello può giungere ad avere diverse migliaia di connessioni con altri neuroni. Da queste connessioni tra neuroni si può formare un numero praticamente infinito di circuiti nervosi, ognuno dei quali corrisponde a un concetto, a un'idea, a un sentimento, a un impulso ad agire.
Come avviene la trasmissione di un impulso nervoso da un neurone all'altro? Esiste un piccolo intervallo intercellulare detto sinapsi nella quale all'arrivo dell'impulso nervoso si diffonde una sostanza fisiologica chiamata neurotrasmettitore che eccita il neurone successivo e rende possibile la trasmissione nervosa. Esistono molti neurotrasmettitori e i principali sono l'acetilcolina (presente nelle sinapsi di tipo colinergico quali quelle relative alla fibra muscolare e agli effettori pregangliari del sistema nervoso autonomo) e la noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). Altri importanti neurotrasmettitori del cervello sono la dopamina, la serotonina, aminoacidi quali il GABA (acido gamma-aminobutirrico) e il glutammato.
Una regola fondamentale (molto importante per capire come funziona il cervello) è che due neurotrasmettitori diversi non possono legarsi allo stesso recettore anche se lo stesso neurotrasmettitore può legarsi a recettori diversi. Ciò fa capire come ci sia un grande ordine in una massa così fitta di neuroni. Neurotrasmettitori come l'acetilcolina, la serotonina, la dopamina, la noradrenalina pur avendo concentrazioni cerebrali piuttosto basse, rivestono notevole importanza essendo protagonisti dei processi cognitivi ed emotivi. La dopamina è il principale neurotrasmettitore del cervello emozionale. Oltre ad avere un grande ruolo nel coordinamento del comportamento motorio, è determinante per i comportamenti adattativi e le conseguenti implicazioni affettive. I processi emozionali del piacere e della ricompensa sono regolati dalla dopamina al pari delle gratificazioni conseguenti al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo nella lotta e nella competizione. L'euforia connessa allo scampato pericolo è orchestrata dalla dopamina. La trasmissione dopaminergica risulta dunque correlata alla fisiologia del rinforzo psicologico e quindi è determinante nei processi di apprendimento.
Grazie a tutti e a presto.

SPETTANZE STIR

Alcune voci di palazzo fanno presumere che le competenze dovute ai colleghi per le prestazioni presso lo STIR di Giugliano per emergenza rifiuti siano in corso di lavorazione.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Intanto il Coordinamento UIL PA VVF Napoli sta predisponendo una nota per il Comando ed i vertici politico/tecnici del Corpo per sottolineare l'incongruenza relativa al mancato o ritardato pagamento di prestazioni rese in convenzione; in breve, se lavoriamo per il Ministero Interno Dipartimento VVF è quest'ultimo che deve pagare. Perché dovremmo, come accade, aspettare l'incasso dagli enti o privati per ottenere i compensi?

giovedì 6 ottobre 2011

CAMBIA (!?) LA PREVENZIONE INCENDI.

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 - Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'art. 49, co.4-quater, del dl 31.05.2010, n. 78, convertito, con mod. dalla l. 30.07.2010, n. 122-
Quanto sopra abroga anche il famoso dm 16-02-82; chi volesse approfondire, in attesa di precise disposizioni in merito, può collegarsi al sito vigilfuoco.it dove sulla sinistra in altro troverà il riferimento al citato dpr.
Presumo che soprattutto il personale delle qualifiche direttive e del ruolo ispettori e sostituti debba riconsiderare le relative responsabilità in materia, ritengo anche che i colleghi Capi squadra dovrebbero perlomeno conoscere il minimo per non incorrere in errori; iniziamo a leggerlo e poi valuteremo l'eventuale assenza di chiarimenti da parte dell'amministrazione.

martedì 4 ottobre 2011

W LO SPIRITO LIBERO ... !?

Da un po di tempo si ha la percezione di un sub movimento che anima le menti dei colleghi del Comando di Napoli; alcuni di loro sono in buona fede, li si conosce ed è sempre stato apprezzato il comportamento schietto e costruttivo, seppur ipercritico, verso il sindacato, altri covavano rancore e ne approfittano.
La massa strumentalizza e le analisi di codesti diventano, in altrui mani, invece che strumento di riflessione e crescita nel solo ambito possibile (sindacato), forme "parassitarie" che celano la sola volontà di sanare le proprie frustrazioni professionali ed umane (mai legittime ma talvolta comprensibili), cogliendo il risultato di indebolire ancor più la rappresentanza dei lavoratori.
Checché se ne dica saranno sempre le OO.SS. (sulla base del dato nazionale), a partecipare alla stesura dei contratti od alla contrattazione decentrata etc.; la pluralità di voci fa si che sia rispettata, o perlomeno che si tenti lo sia, una visione non singola e massimalista ma plurale e partecipativa, ed è sempre stato cosi.
I problemi sorgono quando ognuno pensa di risolverli poggiandosi sulle spalle altrui (parassiti), questo sta accadendo; la percezione inesatta dell'inefficienza sindacale in qualsivoglia ambito viene fuori in un Comando in cui tutti sono abituati a fare quello che pensano senza regole e costrizioni, grazie, purtroppo, al sindacato che negli anni si è posto a "tutela" dei lavoratori producendo tante prerogative positive che i colleghi hanno scambiato per diritti. La frustrazione è talmente alta che a nulla serve ricordare le limitazioni conquistate dal sindacato ai tagli che volevano addossare ai comparti sicurezza e soccorso, agli straordinari che vengono pagati, in ritardo ma pagati e che l'amministrazione voleva tramutare in recupero ore, tanto si potrebbe dire ma in una "piazza" come quella partenopea tutto questo non importa.
Tanta ipocrisia e tutti che dimenticano quali sono le ordinarie richieste fatte alle OO.SS.
I Sindacati sono colpevoli di tutto ma almeno voi colleghi e lavoratori perbene vi siete mai chiesti che si rappresenta? Siete veramente convinti che il male sia il sindacato? Tutto il lassismo è giustificato dal fatto che si esce sulla macchina di partenza?
Ogni organizzazione è lo specchio della società che la produce.
Non è che il Sindacato VVF a Napoli è lo specchio di quella organizzazione?