martedì 28 giugno 2011

FINANZIARIA, MEGLIO METTERE LE MANI AVANTI ..

I maggiori sindacati dei Vigili del fuoco (tranne cgil e confsal), Polizie e Forze armate, hanno inviato la seguente nota all'On. Letta e, per conoscenza, ai dicasteri interessati. La prossima manovra sarà molto dura, l'Italia rischia, in assenza di seri "sacrifici", una debacle economica tipo Grecia; ci aspettiamo che dopo i duri tagli al nostro settore ed alle nostre tasche vi sia maggiore attenzione per dare concretezza alla decantata "specificità".

Signor Sottosegretario,
 la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il comunicato del 24 giugno u.s., ha annunciato il varo di un decreto legge contenente la prossima manovra di finanza pubblica e di un disegno di legge delega per la riforma fiscale ed assistenziale. Tali iniziative normative saranno illustrate alle “parti sociali” prima dell’approvazione.
Le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Militari del Comparti Difesa e Sicurezza e del Soccorso pubblico -in qualità di “parti sociali” referenti di un settore connotato da riconosciuta “specificità”- non possono non partecipare attivamente al confronto, in vista delle difficili scelte di politica economica che il Governo si appresta ad operare. Peraltro Forze di Polizia e Forze Armate, e Vigili del Fuoco già penalizzate nel triennio 2011 - 2013 in modo superiore a qualsiasi altra categoria o settore lavorativo pubblico o privato, non possono essere chiamate a sostenere ulteriori sacrifici.
In proposito è stato reso noto a queste rappresentanze, dai rispettivi dicasteri, che la bozza di  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente l’individuazione, per l’anno 2011, degli “assegni una tantum” da corrispondere al personale del Comparti interessati al “blocco retributivo” di cui all’articolo 9, commi 1 e 21, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 2010, è al vaglio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella bozza predisposta dal Ministero della Difesa e dell’Interno. E’ indispensabile, in particolare, che detto provvedimento garantisca il rispetto delle seguenti aspettative del personale (oggetto, in sede tecnica, di orientamenti sfavorevoli da parte dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze):
Ø  pieni effetti pensionistici degli “assegni una tantum” (che del resto sono sottoposti a regolare contribuzione previdenziale);
Ø  esclusione dall'ambito di applicazione del “blocco” di:
-          effetti economici delle promozioni con decorrenza giuridica anteriore al 1° gennaio 2011, di quelle per merito straordinario, di quelle disposte il giorno precedente alla cessazione dal servizio e di quelle dei Volontari in ferma prefissata delle Forze Armate;
-          indennità operative non connesse a promozioni;
Ø  mantenimento in bilancio, per l’impiego negli anni successivi, delle somme non corrisposte al personale interessato nel corso del 2011.
Signor Sottosegretario, appare auspicabile, anche sul piano politico, un rapido e inequivocabile segnale di attenzione dei confronti dei Comparti, che consenta di rimuovere l’incertezza sugli effetti della “vecchia” manovra e di dissolvere le paure che accompagnano il varo della nuova, favorendo la ripresa di un sereno colloquio per la definizione di obiettivi condivisi.
Confidando nella Sua nota disponibilità e sensibilità verso i delicati apparati delle Forze di Polizia , delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco si chiede pertanto un incontro urgente.
Rispettosi e cordiali saluti.

lunedì 27 giugno 2011

RIFIUTI - COMUNICATO STAMPA

Di seguito il comunicato stampa inviato stamani; oltre a questo, la UIL con CGIL e CISL VVF Napoli ha inoltre mandato un documento al Presidente Napolitano ed alle massime autorità di Governo e dei vigili del fuoco.

COMUNICATO STAMPA

CGIL, FNS-CISL, E UIL VIGILI DEL FUOCO NAPOLI esigono maggiore attenzione per la tutela dei lavoratori duramente impegnati nelle ennesime operazioni di spegnimento dei roghi di rifiuti.

Non vi è la consueta sensibilità del Dipartimento che non “sente” come emergenza una questione che è sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Il Capo dipartimento non si accorge che l’impegno del Corpo nel contesto partenopeo è massiccio e continuo e sta logorando il personale dal punto di vista psico/fisico; per stessa ammissione, per iscritto, del Servizio sanitario dei VVF, ogni 4 ore di lavoro i vigili dovrebbero ritemprarsi per evitare accadimenti dannosi per la salute; oggi, inspiegabilmente, si disattendono precise direttive mettendo a repentaglio l’incolumità dei colleghi.

Nel recente passato i momenti critici sono stati affrontati con dispiegamento di risorse, uomini e mezzi che hanno lenito il carico di lavoro ed il conseguente rischio di infortuni e/o malattie professionali; come al solito in Italia siamo lasciati soli nell’indifferenza governativa e politica.

I vigili del fuoco napoletani continueranno a fornire il loro insostituibile apporto, ma questo non può significare che non vi debba essere tutela e mancanza di condizioni di sicurezza ed efficienza, soprattutto sotto il profilo sanitario. Senza dimenticare una giusta e sacrosanta retribuzione del lavoro titanico che stanno svolgendo con turni massacranti e attività debilitanti che si protraggono oltre i turni di 12 ore consecutive con il rischio che il relativo straordinario non venga retribuito.

Occorrono risorse straordinarie per la manutenzione dei mezzi; per consentire il ricorso al potenziamento delle squadre e la conseguente possibilità di riposo per i lavoratori impegnati in via continuativa durante il turno in operazioni di soccorso; per ovviare alla carenza di presidi igienico/sanitari; per pagare le prestazioni del personale.

L’evanescenza dei vertici dei vigili del fuoco, della dirigenza, non può più essere tollerata, essa pesa su tutti i vigili del fuoco che pagano l’inerzia burocratica di boiardi di Stato comodamente seduti al fresco dei loro uffici mentre coloro che da questi dovrebbero essere “aiutati” rischiano la salute, la vita, nell’indifferenza più assoluta.

Non si può pensare a far quadrare i bilanci sulla pelle dei vigili del fuoco; è moralmente inaccettabile che si disquisisca sulla mancanza di fondi mentre si mandano al massacro tra diossine ed agenti infettanti centinaia di uomini per la cui opera non si possono escludere effetti stocastici i cui responsabili sono e saranno quei dirigenti e quei politici che si ostinano a non affrontare come una reale emergenza quel che accade a Napoli.

Non ultimo auspichiamo, anche da cittadini partenopei, un provvedimento seriamente risolutivo della questione rifiuti, che dal mare di parole si passi a fatti concreti e si restituisca dignità alla nostra martoriata città, al suo popolo ed ai vigili del fuoco.

IL SINDACATO FA LA SUA PARTE

Ricorderete le preoccupazioni relative al tetto retributivo fissato al 2010 ed al blocco del riconoscimento economico degli avanzamenti previsti dalla legge 122/2010; ebbene, dopo una risposta interlocutoria della nostra amministrazione ad un preciso quesito posto dalla UIL VVF, finalmente una apposita circolare del Ministero Finanze chiarisce che dal tetto sono esclusi tutti gli emolumenti accessori e/o legati alle turnazioni; resta da interpretare, per i vigili del fuoco, la questione connessa ai servizi di vigilanza che, secondo noi, sono comunque parte di fattispecie obbligatorie ed assimilabili a prestazioni connesse a turnazioni.
Il pressing è servito, inoltre, a recuperare somme per retribuire economicamente gli avanzamenti di carriera.
Indiscutibilmente è un fatto molto importante ed è una vittoria che riporta serenità in quanti erano preoccupati dall'eventuale applicazione della norma che avrebbe comportato conguagli in negativo per tutto il personale con somme da restituire abbastanza elevate. L'immoralità indegna derivante dalla potenziale ottemperanza "rigida" alla legge ha fatto breccia anche nella classe politica che ha fatto marcia indietro evitando una risposta molto dura da parte dei sindacati dei vigili del fuoco e delle polizie.

domenica 26 giugno 2011

IL VUOTO ASSOLUTO ESISTE.

La scienza ha sempre parlato del "vuoto" esprimendo varie teorie sulla effettiva esistenza dello stesso ancor prima dei tempi di Galilei che sosteneva che fosse l'equivalente del nulla; in realtà era una teoria sbagliata perché uno spazio "vuoto" è comunque occupato da aria o altro.
Ancora oggi si disquisisce su tante ipotesi ma dei fatti scientificamente importanti si sono affacciati, per puro caso, sul modo scientifico introducendo aspetti molto significativi e concreti sulla esistenza naturale del "vuoto assoluto".
Gli occhi di molti fisici si sono concentrati sul Dipartimento dei Vigili del fuoco appurando, sconcertati, che è costituito dal "nulla".
Finalmente il Dipartimento ed il suo vertice prefettizio servono a qualcosa; dimostrare che il "vuoto" esiste ed è rappresentato da figuri evanescenti che non ascoltano nessuno e vanno avanti per la loro strada fregandosene di distruggere quello che gli sta attorno, compresi i lavoratori.
Qualcuno, il sindacato, tenta di confutare tale teoria intestardendosi a voler dialogare, suggerire e tentare di costruire qualcosa con il "vuoto"; nonostante sia assurdo ed impossibile ottenere qualcosa dal "vuoto".
E' meritorio ma stupido continuare il rapporto con il nulla; non serve nemmeno a limitare i danni.
Temo che continuando cosi si determini una ulteriore scoperta scientifica, quella che il "vuoto" è contagioso ed il primo ad esserne colpito potrebbe essere il sindacato. Speriamo si riesca a prendere le dovute precauzioni anti contagio e che, soprattutto, si allontani, in quarantena od altro, la causa che ha prodotto il "vuoto" tra i Vigili del fuoco.

venerdì 17 giugno 2011

COMUNICATO STAMPA CGIL.CISL.UIL.VIGILI DEL FUOCO NAZIONALI

COORDINAMENTI VVF E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA

ADESSO BASTA!!!
I RESPONSABILI DI QUESTO DISASTRO DEVONO ANDARSENE!!!

Il 14 giugno 2011 il Consiglio di Stato con una sorprendente sentenza ha annullato il Concorso a Capo Squadra VV.F. con decorrenza 1.1.2007- riserva del 40%.

Sentenza questa che produce di fatto un blocco dell'intero sistema concorsuale e quello della mobilità nazionale dei Capi Squadra che sono da anni in attesa di trasferimento.

Ancora una volta, la situazione che è venuta a determinarsi si scarica pesantemente sulla testa dei lavoratori del Corpo che sono gli unici a pagare gli errori commessi nell'espletamento delle procedure concorsuali.

Oltre tutto, questa ennesima complicazione si somma ai pesanti ritardi nei pagamenti delle prestazioni straordinarie al personale che ha lavorato nelle diverse emergenze nazionali o locali, ma anche ad una condizione complessiva del servizio che, fra tagli e presunte necessità di razionalizzazione, rischia di essere sempre meno efficiente ed efficace.

Ai vertici politici, amministravi e tecnici dell'Amministrazione chiediamo un impegno concreto per rispondere urgentemente ai mille problemi di cui soffre il CNVVF, nel contempo, pretendiamo che si mettano in campo tutti gli strumenti utili a concretizzare tutte le possibili soluzioni che garantiscono i lavoratori coinvolti.

Roma 16 giugno 2011

venerdì 10 giugno 2011

ARRIVA QUALCHE SOLDINO

Con circolare del 9 giugno, il Dipartimento invita i Comandi a comunicare il numero di personale operativo ed i relativi turni effettuati, ai fini della corresponsione della istituita "indennità operativa soccorso esterno". 
Vedremo quanto tempo passerà; intanto il Capo del Corpo, in visita al Comando di Napoli, sollecitato dalle OO.SS. sui pagamenti delle spettanze arretrate, conferma il momento particolarmente negativo dal punto di vista economico con il Ministero dell'Economia che stringe continuamente i cordoni della borsa ritardando anche emolumenti che di fatto attendono solo l'autorizzazione del dicastero tremontiano, nel contempo si dice fiducioso sulla chiusura della vicenda e sui pagamenti al personale. Speriamo bene.

lunedì 6 giugno 2011

LE MENTI INTORPIDITE

Ho la netta sensazione che le direttive giunte dall'alto ai Dirigenti dei Comandi siano mirate al sonno/veglia; la percezione su Napoli è di questo tipo e credo che sia un ottimo campione per valutare il resto d'Italia.
Pur sollecitando il Comando sull'attivarsi per risolvere talune problematiche o per "spingerlo" verso l'adozione di provvedimenti che rendano più efficace il servizio ed ottenendo sempre risposte positive, nulla si muove; una strategia, quella dell'immobilismo, che effettivamente sembra dare i suoi frutti, siamo e sono tutti tranquilli.
Ogni tanto sembra che qualcuno, parlo di organizzazioni sindacali, voglia dare la sveglia; il fatto positivo è che finalmente viene alla luce che il suono squillante che tante "vittime" ha fatto sta lentamente diventando un ronzio, fare sindacato avendo le stesse responsabilità di tutti i soggetti rappresentativi fa emergere la demagogia ed il populismo utilizzato in fasi di mera propaganda che oggi risultano armi scariche, sempre la solita solfa senza ottenere risultati o, peggio, millantando per ottimi traguardi quelli che sono piccoli obiettivi peraltro spettanti a prescindere dalle richieste avanzate.
Spero che nessuno cambi più la "sveglia"; personalmente credo e confido in chi racconta la cruda realtà e cioè che oggi il Sindacato deve "arginare" i tentativi di scippo continuamente avanzati dalla nostra Amministrazione e dal Governo per toglierci quel poco che è rimasto; fossimo rimasti nell'ambito del contratto privatistico già sarebbe avvenuto, fortunatamente, in un momento economicamente drammatico, la scelta di confluire nel comparto pubblico ha perlomeno contribuito a limitare i danni. Io mi tengo ben stretta la "sveglia" UIL che lascia populismo e demagogia ad altri; parrà strano ma preferisco un'amara verità rispetto ad essere preso per i fondelli dai tanti predicatori dell'ultim'ora. Ovviamente, sempre per dare fondatezza a quanto espresso, sollecito la UIL Vigili del fuoco ad impegnarsi ancora di più rispetto alle tante e variegate tematiche che attendono risposte dal Dipartimento.

giovedì 2 giugno 2011

CONCORSO CCS - LA GIOIA, LA BEFFA

La graduatoria provvisoria del concorso CCS 40% 2008 è uscita e tutti i colleghi interessati hanno già potuto verificare la propria posizione esprimendo sentimenti di rammarico o gioia a seconda dei casi.
Ritorno sull'argomento perché è tutt'altro che stantio; sappiamo che ci sarà un blocco delle procedure vigenti ed un ritorno al passato per consentire le modifiche atte e rendere il sistema maggiormente equilibrato e più snello.
Oggi vi sarà personale "anziano" che pur avendo preso un bel 25 o 26 e finanche 27 non riuscirà a passare per la storia del limite massimo dei titoli che non consente loro di sfruttare il diploma o i corsi, cosa consentita invece ai "giovani" che hanno come unico paletto il minor servizio; ovviamente è un metro non condivisibile e non giusto come peraltro quello che non permette a coloro che pur avendo ottenuto alla prova scritta punteggi tipo 28 o 29 non riusciranno ad essere "promossi" perché non in possesso di sufficienti corsi, questi ultimi sono perlopiù i colleghi meno anziani che prestano servizio nei grandi Comandi ove la possibilità di accesso alla formazione è minore che nei Comandi medio/piccoli; ora, potrà piacere o meno è la verità, il paradosso che limita fortemente chi esegue più interventi all'anno è inaccettabile; per carità, non è certo colpa di coloro che operano in realtà dove fanno dai 500 ai 10000 interventi annui ma è un fatto che il personale in sevizio nelle province maggiormente oberate faccia meno formazione per gli ovvi motivi legati sia alle emergenze che soprattutto ai contingenti esistenti il cui numero consente una suddivisione dei corsi che prevede già a monte l'estromissione di centinaia di colleghi all'anno.
Ripeto e ribadisco che le modifiche dovranno tener conto di tutti i fattori che influenzano la carriera di un Vigile del fuoco; litigheremo poi su quali dovranno essere. Io qualche idea c'è l'avrei e non mancherò, nei momenti opportuni, di trasmetterla al Coordinamento nazionale.
Intanto congratulazioni a chi sarà Capo squadra !!!!!