sabato 31 dicembre 2011

BUON ANNO A TUTTI "ed anche buon badge"

Auguri di uno splendido 2012 a tutti noi.
Un pensiero particolare al Comandante con l'auspicio che sia promosso, realizzi il suo sogno e vada via.
Un pensiero particolare a quelli che il 31, turno di notte, non si ammalano ma si danno malati, con l'auspicio che il nuovo anno possano essere trasferiti altrove, la UIL sarebbe d'accordo.
Un pensiero per tutto ciò che superficialmente dimentichiamo, anteponendo tante stronzate alle cose serie.
Un pensiero particolarmente serio ed una preghiera per chi non potrà mai più essere con noi.
Un pensiero a tutti i pensieri che vorremo fare .................
Mi raccomando, colleghi del Comando di Napoli, non dimenticate di utilizzare il badge ministeriale.
AUGURI

giovedì 22 dicembre 2011

COLLEGHI 70° CORSO

SUL SITO UIL VVF NAZIONALE E' PRESENTE LA NOTA DI ASSEGNAZIONE DEI VIGILI APPARTENENTI AL 70° CORSO.

mercoledì 21 dicembre 2011

STATINI PAGA COMANDO NAPOLI

Secondo insistenti voci di corridoio dovrebbe essere emanata una seconda tranche di pagamenti per il personale vigilfuoco; sarebbe prevista l'emanazione di uno statino paga ulteriore per fine dicembre. Stiamo a vedere ..

SI CONTINUA A PERDERE TEMPO ... CI SONO SINDACATI E sindacati

"di seguito la nota nazionale relativa alla questione passaggi di qualifica; un po di chiarezza ed un dato di fatto: ci sono sindacati che pensano che le problematiche giuridiche siano uno scherzo del destino e continuano imperterrite a volere il male del Corpo nazionale e dei lavoratori ritenendo di escludere a priori eventuali ricorsi dei colleghi ......; chissà per quale motivo tali sigle, che in qualche modo hanno fatto il peggio per i vigili del fuoco, non subiscono una netta perdita di adesioni."

Coordinamento Nazionale
Roma, 21 dicembre 2011
Prot. N. 311/11
Al Capo Dipartimento VVFSPDC
Pref. Francesco Paolo Tronca
Al Capo del Corpo Nazionale VVF
Ing. Alfio Pini
e.p.c.: Al Direttore Generale Affari Generali
Dott.ssa Roberta Preziotti
Egregi,
dopo aver appreso delle problematiche correlate ai passaggi di qualifica a Capo Reparto con le inevitabili ripercussioni su quelli a Capo Squadra, questa organizzazione sindacale ha immediatamente provveduto a suggerire all'Amministrazione un percorso risolutivo che avrebbe salvaguardato il Corpo Nazionale da un inevitabile ingessamento dell'attività di soccorso tecnico urgente -preservando, al contempo, le legittime aspettative di progressione verticale del personale proponendo l'adozione di opportuni provvedimenti in deroga alle disposizioni di cui al DLgs 217/2005, come già accaduto per la soluzione di altre problematiche che hanno evidenziato, non solo l'inadeguatezza del decreto in oggetto ma anche la necessità di provvedere ad una sua radicale riforma.
L'Amministrazione ha voluto invece insistere, con inevitabile perdita di tempo, nel porre il relativo quesito al Consiglio di Stato, probabilmente nella vana convinzione di ottenere una sorta di improbabile autorizzazione ad agire contra legem, evitando così di proporre per tempo agli organi preposti le necessarie deroghe attraverso opportuni provvedimenti di legge.
Giunti ormai a questo punto siamo, nostro malgrado, costretti ad esprimere tutto il nostro disappunto sul metodo adottato dal Direttore Centrale degli Affari Generali per risolvere l’annoso problema relativo ai concorsi straordinari a Capo Reparto e Capo Squadra.
Nel merito, non accettiamo che le OO.SS. siano state convocate dall'Amministrazione in data 19.12.2011 in maniera informale, per essere messe a conoscenza dell’intenzione di presentare un emendamento al Decreto Milleproroghe finalizzato a modificare e abolire alcuni commi del Decreto Legge 13/05/2011 n.70 convertito e modificato dalla Legge 12/07/2011 n.106 e la Legge 12/11/2011 n. 183 (norme straordinarie passaggi di qualifica Capo Reparto e Capo Squadra).
A parere della scrivente risulta estremamente grave che, dopo aver deciso di perdere del tempo prezioso attendendo il parere del Consiglio di Stato per elaborare una bozza di emendamento presentataci durante l’inizio dell’incontro e che avrebbe dovuto cogliere i citati pareri per procedere successivamente ai bandi dei concorsi in modo celere e senza incappare in ulteriori ricorsi, si avventuri invece ad accogliere le osservazioni di modifica del testo pervenute da alcuni sindacati, il tutto nonostante il carattere non ufficiale dell’incontro.
Ci sembra davvero una intollerabile beffa nei confronti del personale interessato a tale problematica.
La scrivente, ritenendo indispensabile la necessità di provvedere in tempi ristretti alla emanazione dei bandi di concorso in oggetto, preservando in tal modo le esigenze del soccorso tecnico urgente e le legittime aspettative di progressione di carriera del personale interessato anche da eventuali ricorsi, non entrando nel merito della bozza di decreto -stante la sussistenza dei pareri del Consiglio di Stato- fa presente che avrebbe avuto maggior senso che l’Amministrazione, nel rispetto di un corretto sistema di relazioni sindacali, avesse attivato nei tempi e nei modi opportuni i necessari tavoli di confronto per una congiunta soluzione del problema in questione; non sarà pertanto tollerata l'emanazione di un provvedimento stravolto nei contenuti, rispetto alle indicazioni del Consiglio di Stato, a seguito di un incontro informale nel quale l'Amministrazione è condizionata negativamente da alcune logiche sindacali assolutamente lesive dell'interesse primario del Corpo
Nazionale e del personale.
Cordiali saluti.
Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo

lunedì 19 dicembre 2011

MANCANO I CAPI SQUADRA, MANCANO MOLTE COSE .....

Già, mancano un sacco di cose; quella che manca di più è la voglia di credere, tutti si accodano al fatalismo improduttivo, ognuno ha la sua giustificazione al fatto di lamentarsi senza però fare nulla per TENTARE di modificare qualcosa. Oggi era sciopero, il pubblico impiego ha scioperato contro la manovra iniqua etc. etc, i colleghi contattati erano scettici, due palle cosi per scioperare senza pagar dazio (i VVF fino a 4 ore non hanno ritenute) E' cosi, la colpa è del sindacato ............ minchia che soddisfazione l'ho detto pure io.

lunedì 12 dicembre 2011

TANTA, TROPPA CARNE AL FUOCO

Roma 7 dicembre 2011
Capo Dipartimento VVFSPDC
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Sciopero Nazionale di categoria. Richiesta rinvio incontro del 19.12.2011.
Egregi,
le Scriventi, avendo proclamato per il giorno 19 dicembre 2011 lo sciopero nazionale della categoria, richiedono il rinvio della riunione prevista in tale data e che aveva come oggetto di discussione il servizio di elisoccorso VV.F.
Fermo restando quanto sopra, le scriventi ritengono, come già indicato nella nota del 02 dicembre 2011, che prima di avviare una discussione sul servizio di elisoccorso VV.F. sia indispensabile programmare una serie di incontri, così come per altro convenuto con il Capo Dipartimento, al fine di avviare una discussione complessiva sull’organizzazione del soccorso, in relazione alle risorse economiche ed umane a disposizione, discussione propedeutica ad aprire un ulteriore percorso di confronto su tutte le diverse specializzazioni e specialità oggi presenti nel Corpo.
Inoltre, durante tali incontri riteniamo necessario aprire un concreto e positivo confronto tra le parti su risorse economiche, biennio contrattuale 2009-2010 (cosiddetti fondi per indennità operativa di soccorso esterno e patti per il soccorso), sulla mancata attivazione dei passaggi di qualifica a C.S. e C.R. con la nuova normativa, sul progetto “Italia soccorso in 20 minuti” e il suo aggiornamento anche in funzione delle sedi disagiate, sul problema delle recenti modifiche alle missioni al personale del Corpo, sulle nuove disposizioni diffuse sul territorio in materia di vigilanza antincendio, sulle convenzioni tipo per le campagne AIB, sulle ricadute che si stanno producendo sul servizio del CNVVF derivanti dalla convenzione sottoscritta a Cortina D’Ampezzo nel settembre 2010 tra Dipartimento VVF e ANVVF, sui mantenimenti delle specializzazioni e degli specialisti, sull’introduzione unilaterale della qualifica di “direttore al volo”, sull’inserimento dei funzionari tecnici VVF volontari in diversi compiti istituzionali del Corpo non riconducibili a tale qualifica, sulla recente bozza di circolare contenente “Provvedimenti urgenti per assicurare continuità operativa nei distaccamenti volontari del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco”.
Si resta in attesa di un sollecito cenno di riscontro.
Distinti saluti.                 F.to UIL VVF - CGIL VVF - CISL VVF NAZIONALI

giovedì 8 dicembre 2011

CI RISIAMO ..

Tutti aspettavamo con lo stipendio di dicembre che venissero sanati i pagamenti per le prestazioni rese nell'anno 2010, purtroppo, ancora una volta, dobbiamo constatare ennesimi errori e/o mancati pagamenti.
Immediatamente abbiamo sollecitato il Comandante a farsi carico e risolvere una questione che in un momento economico cosi delicato danneggia enormemente i colleghi e le rispettive famiglie; domani, durante una riunione per la formazione, chiederemo chiarimenti.

lunedì 5 dicembre 2011

LA UIL VVF RIPRENDE, finalmente, IL CAMMINO RIFORMISTA

"Fermo restando la linea relativa al comparto di negoziazione che per la UIL VVF resta e rimarrà quella del comparto sicurezza è stata lanciata l'esigenza di verificare la possibilità di una più consona collocazione del Corpo in in contesto in cui non sia secondo a nessuno".

Coordinamento Nazionale
Roma, 1 dicembre 2011
Direttivo Nazionale della UIL PA Vigili del fuoco
Grottaferrata (Roma) - Dicembre 2011
DOCUMENTO FINALE
Il Direttivo Nazionale UIL Pubblica Amministrazione Vigili del fuoco riunitosi a Grottaferrata (Roma) nei giorni 30 novembre e 1 dicembre 2011, sentita ed approvata la relazione del Coordinamento Nazionale ed in considerazione delle tematiche in essa descritte, pur auspicando una sempre maggiore ricerca di sinergie politiche e sindacali atte al raggiungimento degli obiettivi condivisi,fissati dalle linee programmatiche espresse  dall’assemblea congressuale, ritiene necessaria l’esplicitazione di una piattaforma sindacale chiara che, su specifico impegno, verrà sostenuta appieno dalla Federazione Nazionale della UIL PA al fine del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Congresso Nazionale.
L’Assemblea, raccoglie l’input del Segretario Generale Attili che ha rimarcato, anche a seguito della revisione in atto degli attuali Comparti di contrattazione, l’effettiva specificità dei Vigili del Fuoco e la conseguente necessità di verificare la possibilità di variare la collocazione del sindacato dei Vigili del fuoco all’interno di un nuovo assetto organizzativo sindacale dell’Amministrazione pubblica.
Nell’ambito del dibattito è anche emersa l’opportunità di porre allo studio anche una diversa collocazione Istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco che possa fornire maggiore risalto alle esigenze del Corpo Nazionale.
Tale studio sarà sottoposto successivamente al vaglio dei componenti del Direttivo Nazionale.
L’attuale contesto politico-finanziario internazionale e la situazione politica nazionale che ha visto di recente la costituzione di un Governo tecnico comporterà nei prossimi mesi un impegno straordinario del sindacato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco al fine di evitare che i tagli imposti dall’economia comportino effetti devastanti sul Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco e sul personale già fortemente penalizzati dalle recenti manovre finanziarie. Tale straordinario impegno dovrà necessariamente essere accompagnato da un forte sostegno della UIL PA e della Confederazione UIL.
Viene ribadito che il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, nonostante le sue criticità relative alla scarsità di organico ed alla esiguità del bilancio di gestione, rappresenta l’unica struttura dello Stato in grado di garantire una risposta alla crescente domanda di soccorso e di sicurezza del Paese e ciò non potrà prescindere dall’emanazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge 183/2010 che ha riconosciuto la specificità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in ordine agli aspetti normativi e previdenziali del personale.
La UIL PA VVF in questo Direttivo Nazionale conferma e rafforza il suo impegno all’ottenimento di un miglioramento delle condizioni di riallineamento stipendiale e previdenziali partendo, ovviamente, dal mantenimento e consolidamento delle posizioni fin qui raggiunte.
Approvato all’unanimità.

INCONTRO VVF GOVERNO

Vi segnalo che sul sito della UIL VVF Nazionale (basta cliccare sul quadro "il quarto stato"), troverete la documentazione inerente la riunione con l'esecutivo completa, compresa una nota riassuntiva delle problematiche in essere consegnata al Governo.

NOTA UIL VVF SU INCONTRO GOVERNO

Roma, 4 dicembre 2011
Prot. n. 300/2011
A tutte le strutture Regionali e Provinciali
UIL PA Vigili del Fuoco
LORO SEDI
Nell’incontro tenutosi questa mattina a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Monti ha illustrato a grandi linee gli interventi che il Consiglio dei Ministri si appresterà ad adottare nei prossimi giorni. Per la UILPA (Vigili del Fuoco, Polizia penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato) abbiamo convenuto di far intervenire il Segretario Generale Eugenio Sarno che ha chiesto, per quanto ci riguarda direttamente, di preservare il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco da misure effettuate con il metodo dei tagli lineari non selettivi che, oltre a paralizzare l’attività istituzionale, determinano un mero spostamento degli oneri sugli esercizi finanziari successivi, con conseguente incremento del fenomeno dei debiti sommersi. Tale sistema di tagli già sperimentato ha un solo effetto: quello di un definitivo aggravio di spese.
E’ stato anche evidenziato con forza il fatto che l’attività istituzionale svolta dai Vigili del Fuoco è riconosciuta quale servizio pubblico essenziale finalizzato alla salvaguardia delle vite umane e al soccorso ai cittadini e pertanto, una valutazione come quella fino ad oggi fatta sull’economicità del servizio avrà, se non modificata in futuro, un effetto devastante sui risultati relativi agli interventi effettuati dal Corpo Nazionale. Abbiamo rappresentato la necessità di riscoprire ed applicare anche al Corpo Nazionale, le più elementari regole di economia che, anche sotto il profilo di economicità, inevitabilmente correlato alla efficacia ed efficienza del servizio, assegnano un ruolo di centralità alle politiche di gestione delle risorse umane, con riferimento sia all’aspetto della remunerazione, che a quegli aspetti non riconducibili ad un fattore economico (es. passaggi di qualifica), non trascurando, in un simile contesto, elementi quali la posizione previdenziale, dal momento che non è stata ancora avviata la previdenza complementare e non sono stati predisposti i decreti attuativi della riconosciuta specificità o, ancora, l’assistenza sanitaria e quindi la copertura assicurativa per il personale, l’erogazione dei contributi straordinari alle famiglie con gravi problemi sanitari, gli interventi assistenziali socio familiari che, pur essendo finanziati con le somme provenienti dai servizi a pagamento erogati dai Vigili del Fuoco, hanno subito gravi riduzioni che hanno pericolosamente inciso sui bilanci dell’Opera Nazionale, fino a giungere all’esasperata precarizzazione del soccorso.
In sintesi abbiamo tracciato quel limite invalicabile e di non ritorno, sul quale si trova già ad essere posizionato il Corpo Nazionale, superando il quale verrà avviato un processo irreversibile di paralisi dell’operatività istituzionale del Corpo e di completa dismissione dello stesso.
Nell’occasione abbiamo consegnato anche una relazione sullo stato attuale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.
Il Coordinatore Generale - Lupo

domenica 4 dicembre 2011

MANOVRA LACRIME E SANGUE

Sarà proprio cosi. Il fatto strano, inaspettato, è stato che il Ministro del lavoro Elsa Fornero si è commossa mentre illustrava i provvedimenti da lei impostati. Ora le battute sarebbero facilissime, tipo ... "le lacrime dal Ministro ed il sangue dai cittadini" - però vedere quelle immagini e pensare al Sacconi che quasi ci godeva ad insistere su talune prerogative "concesse" ai lavoratori ed ai pensionati, porta sicuramente ad una riflessione che ci riconcilia, o perlomeno, mi riconcilia alla politica ...... tecnica ovviamente.

INCONTRO GOVERNO SINDACATI VVF - COMUNICATO STAMPA UNITARIO

Manovra - Sindacati Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico si confrontano con il Governo 
 
Questa mattina, a Palazzo Chigi, si è tenuto il confronto tra il Governo e i Sindacati e le Rappresentanze del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.
Il Presidente Monti, insieme ai ministri interessati, pur ribadendo le difficoltà del momento che il Paese sta attraversando, e in funzione delle quali l’azione di risanamento dell’esecutivo sarà improntata sul rigore, sulla crescita ma anche sull'equità, ha ribadito che è intenzione del Governo salvaguardare la specificità di questi Comparti.
Ciò, anche in funzione della delicata ed essenziale funzione che gli operatori di questi Comparti devono garantire.
Poiché la sicurezza, la difesa, il soccorso pubblico e la giustizia sociale sono considerati fattori di contesto essenziali anche per il rilancio economico e per la competitività del “sistema” Paese.
Le Organizzazioni sindacali e le Rappresentanze pur attendendo il provvedimento ufficiale per esprimere un giudizio definitivo e per verificare se le intenzioni manifestate saranno poi tradotte in atti concreti, ed in particolare per il rispetto della specificità e per l’apertura del tavolo per la definizione della previdenza complementare, ritengono positivo, come primo aspetto dell’azione del Governo, il riconoscimento del ruolo dei sindacati e delle rappresentanze oltre che della concertazione. 
La convocazione odierna, pur nella ristrettezza dei tempi, ne rappresenta sicuramente una chiara volontà.
Per questi motivi, concludono i sindacati e le rappresentanze, facciamo appello, ora, a tutte le forze politiche in Parlamento affinché in sede di approvazione della manovra correttiva, sostengano la scelta del Governo di voler rispettare la nostra specificità nell'interesse della sicurezza del Paese che rappresenta la condizione essenziale anche per il rilancio economico e la sua competitività.
F.to UIL PA VIGILI DEL FUOCO 
(oltre a tutte le sigle rappresentative e cocer dei comparti interessati)


FESTIVITA'

BUONA SANTA BARBARA A TUTTI NOI

sabato 3 dicembre 2011

GOVERNO CONVOCA UIL PA PER SICUREZZA E VIGILFUOCO

Chissà cosa proporrà il Governo ai comparti interessati dalla famosa norma sulla "specificità"? Siamo certi che saranno ancora tagli, certo è che devono decidere o di abrogarla e di riempirla di contenuti positivi che segnino il senso della legge e cioè prevedere differenze con il resto del pubblico impiego in forza delle limitazioni e sacrifici previsti da obblighi e doveri "particolari".
Non aspettiamoci nulla di buono, vale la speranza che quanto accennavo sia colto dal Governo come un loro dovere nei nostri confronti.
Ho letto poi, su sito di altro sindacato, che i VVF non sarebbero stati invitati, in verità la UIL PA siederà a quel tavolo proprio e non solo, attraverso i rappresentanti dei vigili del fuoco.

venerdì 2 dicembre 2011

INCONCEPIBILE.

Ancora mazzate al Corpo nazionale; di seguito la nota del Nazionale relativa alla sentenza TAR che affida al CNSAS  il coordinamento delle operazioni di soccorso in ambiente montano, ipogei ed impervi. Il fatto sconvolgente è che tutto è frutto dell'immobilismo di un Ministero che se ne frega di difendere le competenze dei Vigili del fuoco. 


Coordinamento Nazionale
Roma, 2 dicembre 2011
Prot. N. 299/11
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria Cancellieri
Ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato
Al Capo Dipartimento VVFSPDC
Pref. Francesco Paolo Tronca
Al Capo del CNVVF
Ing. Alfio Pini
Al Segretario Generale UIL
Luigi Angeletti
Al Segretario Generale UIL PA
Benedetto Attili

Oggetto: Sentenza del TAR per l’Umbria e Coordinamento del Soccorso alpino sul Corpo Nazionale VV.F,

Afferente l’oggetto, questa organizzazione sindacale ritiene assolutamente scandaloso e non più tollerabile lo smembramento dei compiti, delle competenze e del ruolo di centralità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco mediante interventi su più fronti atti a comprimere il ruolo preminente del Corpo Nazionale, intaccando di fatto quelle prerogative che sono e devono essere necessariamente parte integrante dell’insieme di quei poteri, anche di coordinamento, esercitati dallo Stato, attraverso l’indispensabile attività dei Vigili del Fuoco.
E’ evidente come il legislatore abbia operato le proprie scelte, spesso in maniera ambigua e superficiale, nell'assoluta ignoranza delle funzioni del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco e dell’alto profilo dello stesso, anche in quanto organismo statale di indubbia professionalità e preparazione tecnica, complice di un’amministrazione troppo spesso incapace di svolgere un ruolo di “educatore” nei confronti della politica, riguardo la mission istituzionale del Corpo Nazionale e la centralità del suo operato; quanto sopra ha determinato non solo una
delegittimazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, colonna portante della Protezione Civile (cosa che vorremmo ricordare alla giustizia amministrativa), ma una delegittimazione del Ministero dell’Interno per conto del quale i Vigili del Fuoco esercitano la propria attività istituzionale.
Questa organizzazione ha sempre ritenuto indispensabile provvedere, quando le condizioni lo consentono, ad una proficua collaborazione con l’Amministrazione ma nella cura degli interessi del personale Vigili del Fuoco; tuttavia recentemente ci sembra di assistere ad una cooperazione che si vuole invece rendere sostitutiva e volta a coinvolgere il sindacato al fine di sanare la voluta incapacità dell’Amministrazione nella funzione di mediazione, ovvero di interrelazione con la politica o con gli stessi organismi di governo, che spesso non raggiunge nemmeno un livello di interrelazione dialettica, evidentemente in quanto non si ha interesse alcuno nel Corpo Nazionale Vigili del Fuoco: è il rischio che inevitabilmente si corre affidando la direzione e la gestione del Corpo Nazionale non solo a coloro i quali Vigili del Fuoco non sono ma a coloro i quali possono avere con la politica un rapporto che non gli consente di porre in essere azioni incisive che indubbiamente risulterebbero in antitesi con le proprie aspirazioni.
Al legislatore, al Governo ed alla politica in generale lanciamo un appello affinché si intervenga immediatamente e mediante l’adozione di opportune e necessarie modifiche legislative volte a sanare un  paradosso normativo che ha di fatto esautorato del proprio ruolo non solo i Vigili del Fuoco e, quindi, lo stesso Ministero dell’Interno, ma ogni Amministrazione dello Stato eventualmente impiegata nell'ambito del soccorso aereo come, a titolo d’esempio, la Guardia di Finanza, l’Aeronautica Militare o la stessa Polizia di Stato la quale, da organo di coordinamento delle Forze di Polizia, si ritroverà ad essere a sua volta relegata ad un ruolo di secondo ordine, coordinata da chi non rappresenta lo Stato e non ha titolo alcuno per farlo.
Il Coordinatore Generale
Alessandro Lupo

giovedì 1 dicembre 2011

RIPROGETTIAMO IL FUTURO !! ?? FINALMENTE IDEE IN LIBERTA'

Il Direttivo UIL PA Vigili del fuoco del 30/11 e 01/12 è stato un momento di approfondimento del momento critico attraversato dal Corpo e dai suoi lavoratori. La drammaticità è palese e non è solo economica, i continui attacchi esterni per minare le competenze istituzionali sono la prova che il soccorso fa gola a molti, compresi attori importanti come GdF, CC etc., e la nostra amministrazione non è in grado, per incapacità o volere, di arginare al meglio le varie pressioni esistenti.
Il dibattito è stato molto acuto e vertente su tematiche di livello; dalla collocazione nel comparto negoziale, che per la UIL è e resterà quello della sicurezza, fino all'eventualità di verificare alternative all'ambito istituzionale (ministero) di riferimento per il Corpo che oggi, all'indomani delle conquiste raggiunte relativamente al regime di diritto pubblico che ci ha in qualche modo "protetto" da maggiori danni, può e deve essere elemento di riflessione; la politica, infatti, ha aperto una sottile discussione sulla razionalizzazione della spesa pubblica anche accennando a fattori fino a ieri considerati dei tabù, mi riferisco soprattutto all'unificazione delle polizie. Pensare che i problemi di noi tutti, passaggi di qualifica, retribuzioni, aspetti previdenziali, risorse, etc. etc., non passino anche per aspetti che possono apparire assolutamente ininfluenti, sarebbe un errore madornale.
Se qualcuno poi pensasse che, per forza, si debba essere coerenti fino in fondo anche a costo di far pagare ai lavoratori il prezzo dell'orgogliosa coerenza, non sarebbe in sintonia con il pensiero riformista della UIL, e soprattutto con il concetto basilare di tutela dei lavoratori.

lunedì 28 novembre 2011

VIA AL CORSO CCS

12 DICEMBRE P.V. - Inizia il corso di formazione per i vincitori del concorso 40% 2008.
Da parte nostra i complimenti, gli auguri a fine corso, ai futuri CCS:
Pasquale, Raffaele, Domenico, Simeone, Alessandro, Gaetano e Ciro.

lunedì 21 novembre 2011

SI RIPARTE .... SENZA META

Non illudetevi, il fermo biologico continua, non c'è traccia di Comandante; il mio scetticismo si trasforma in pessimismo. E' il Comando del precariato e non solo per ciò che concerne il personale volontario; la precarietà è visibile ovunque, ormai anche il "pensiero" è precario.
Il Sindacato perlomeno limita i danni ed esorta l'Amministrazione (quando c'è), a farsi carico delle tante storture esistenti. Ancora assenza quindi; riprendo con i post giusto per segnalare che finalmente i CCS 40% 2008 hanno scelto; intanto per i colleghi sostituzioni a go go, va be, il primo passo è fatto ora speriamo che si sbrighino .....

venerdì 11 novembre 2011

FERMO BIOLOGICO

Cosa scrivere? Il Comandante è in congedo ordinario, il Vice non è il Comandante però anche se fosse non è che poi .....; il Direttore? No! Quello è troppo, ma non nel senso che è troppo mahhhh, è proprio come pensate, è troppo bahhhh.
............... Meglio il fermo biologico ......................... godiamocelo.
Però, ripensandoci.
Tale soluzione si attua per consentire la ripopolazione corretta delle specie.
Non è che proiettata sul Comando rischiamo la ripopolazione delle stronzate?

p.s. - perdonatemi, forse la prima vittima sono io.

lunedì 7 novembre 2011

CHIAREZZA SUL COMPARTO SICUREZZA

Interrogazione parlamentare POLI BORTONE - Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione - Premesso che, per quanto risulta all'interrogante: - il dibattito sulla collocazione compartimentale del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha caratterizzato la discussione politico-sindacale di questi ultimi anni; occorre tuttavia evidenziare come tale materia sia stata oggetto di equivoci e di grossolani errori, fondamentalmente riconducibili all'incapacità di cogliere la sostanziale differenza tra comparti ed ordinamenti, ma soprattutto di non aver colto la sostanziale dicotomia tra comparto sicurezza e l'articolo 16 della legge n. 121 del 1981, rubricato "Forze di polizia"; - un comparto di negoziazione può essere definito come l'ambito di contrattazione di particolari realtà lavorative che, ravvisando necessità aggregative di realtà talora diverse tra loro, ovvero non necessariamente accomunate da fattori riconducibili a caratteristiche ordinamentali, prevedono procedure negoziali comuni anche al solo fine di ottenere una maggiore forza rappresentativa. Può essere un esempio in tal senso lo stesso Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che, prima della legge delega n. 252 del 2004, rientrava nel "comparto aziendale", in cui si trovavano a coesistere realtà ordinamentali sostanzialmente differenti tra loro. Analogamente, le Forze armate che non sono individuate quali Forze di polizia sono comunque ricomprese nel "comparto sicurezza" insieme alle Forze di polizia, nonostante le finalità istituzionali ed ordinamentali sostanzialmente differenti che rispettivamente caratterizzano Forze armate e Forze dell'ordine; - un altro problema frequentemente emerso nel corso della trattazione della materia è il non aver colto la sostanziale dicotomia tra il comparto sicurezza e l'articolo 16 della legge n. 121 del 1981, il primo afferente alla sola sfera della contrattazione negoziale, ovvero delle regole comuni nelle procedure per disciplinare i contenuti del rapporto di impiego, il secondo direttamente correlato all'aspetto ordinamentale, con l'individuazione in tal senso dei Corpi dello Stato, che vengono considerati appartenenti alle Forze di polizia, al fine di essere coordinati dall'amministrazione di pubblica sicurezza per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali di ordine e sicurezza pubblica (da cui la scelta del Governo in carica di non inserire i Vigili del fuoco nel citato articolo, preservandolo dalle necessarie modifiche dell'ordinamento e quindi delle competenze, ovvero da confusioni ordinamentali che inevitabilmente ne scaturirebbero); - quanto evidenziato ha impedito che venisse accolta la pressante richiesta, che giunge dal personale appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, di accedere al "comparto sicurezza" attraverso l'inserimento nel procedimento negoziale delle Forze armate e delle Forze dell'ordine, ovvero nel decreto legislativo n. 195 del 1995 con il quale nasce e viene disciplinato il comparto sicurezza, nel quale sono ovviamente contenute le procedure comuni per la disciplina del rapporto d'impiego del personale e che non determina modifiche, sovrapposizioni o confusioni ordinamentali o delle competenze istituzionali, - si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di attivarsi per ridurre i comparti di negoziazione con correlativa riduzione delle risorse necessarie, mediante l'inserimento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nel comparto sicurezza, con un'unica procedura negoziale comune a Forze armate, Forze di polizia ad ordinamento sia civile che militare e Vigili del fuoco, mediante l'inserimento di questi ultimi nelle procedure per la disciplina dei contenuti del rapporto d'impiego di cui al decreto legislativo n. 195 del 1995 istitutivo del comparto sicurezza, provvedendo al contempo (nonostante il principio dell'equiparazione e dell'omogeneità del trattamento economico previsto dal citato decreto legislativo) a rassicurare i Vigili del fuoco attraverso una previsione normativa di progressiva equiparazione del trattamento economico del personale del Corpo nazionale a quello degli altri Corpi dello Stato, ad ulteriore conferma del percorso in tal senso già avviato. (4-06192
Roma, 3 novembre 2011

sabato 5 novembre 2011

NAZIONALE

Coordinamento Nazionale 
Roma, 28 ottobre 2011 
Prot. n. 268/11 
Al Presidente del Consiglio dei Ministri 
On. Silvio Berlusconi 
Al Ministro dell’Interno 
On. Roberto Maroni 
Al Ministro per la Pubblica Amministrazione ed Innovazione 
On. Renato Brunetta 
A Tutti i Gruppi Parlamentari di Camera e Senato 
Al Sottosegretario di Stato all’Interno  
Sen. Guido Viceconte 
Al Capo Dipartimento VVFSPDC 
Pref. Francesco Paolo Tronca 
Al Capo del Corpo Nazionale VVF 
Ing. Alfio Pini 
Egregi, 
il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, nel suo decorso storico degli ultimi anni,  ha subito un  costante processo di emarginazione dalla logica degli investimenti, in termini sia di risorse finanziarie che umane.  La disponibilità di tali risorse è stata scarsa ed instabile determinando un condizionamento delle logiche funzionali che, senza una decisa e concreta inversione di tendenza, andrà, in breve tempo, a paralizzare l’attività istituzionale del Corpo Nazionale, con la conseguente impossibilità di far fronte con ogni mezzo alla tutela della pubblica e privata incolumità. 
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato così spinto a misurarsi con dinamiche che non gli appartengono, assolutamente incompatibili, che lo hanno messo a confronto con l’indifferenza politico-istituzionale che,  con una disarmante semplificazione della realtà, trova giustificazione con la scusa delle risorse insufficienti.  
La UIL PA VV.F. è consapevole del particolare momento storico ma, al contempo, chiede se il problema sia davvero quello delle risorse insufficienti o in realtà si tratti di come queste risorse vengono impiegate e di quelli che sono davvero gli obiettivi per i quali queste risorse vengono impiegate.  
Analoghe dinamiche, mosse dall’interno, ci impongono un’attenta riflessione su  quale sia l’obiettivo reale delle nostra classe dirigente, ovvero se la matrice funzionale sia riconducibile  a finalità di salvaguardia della funzionalità del Corpo Nazionale o, al contrario, ad atteggiamenti di totale accondiscendenza verso una superiore volontà politica.                   
Riteniamo a tal riguardo che l’Amministrazione abbia esaurito qualsiasi  capacità  di  mediazione tra gli interessi del Corpo Nazionale e quelli della politica, circostanza dalla quale emerge dirompente l’incapacità di interrelazione non solo effettiva, ma anche dialettica, con le organizzazioni sindacali, scivolando nell’assoluta incapacità di operare una selezione degli interessi, che sia funzionale al Corpo Nazionale  e che consenta di affrontare le impellenti necessità che, al contrario, non vengono nemmeno lontanamente programmate, divenendo correa dello stato di abbandono in cui riversa il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. 
Ed è proprio a proposito di incapacità di programmare le impellenti necessità e di progressiva ed inesorabile emarginazione che occorre porre l’attenzione sul mancato avvio della previdenza complementare a seguito della cosiddetta riforma Dini che segnò il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo privando i Vigili del Fuoco di tutti gli strumenti necessari atti ad assicurare i livelli minimi di copertura previdenziale, già fortemente compromessi dalla revisione triennale dei coefficienti di trasformazione in rendita, che incidono sul calcolo della pensione, disattendendo così una tappa fondamentale del citato percorso di riforma, rappresentato appunto dalla previdenza complementare.  
Istituzioni ed amministrazione non sono state, a tutt’oggi, in grado di fornirci informazioni circa lo status evolutivo di una tanto delicata questione, cosa che ci convince della  mancata programmazione di qualsiasi intervento; nonostante questa condizione di assoluta deficienza di idonei strumenti di garanzia previdenziale, si è perseverato nella più assoluta indifferenza dal punto di vista della soluzione anche programmatica delle reali necessità, ma rendendo al contempo degno di particolare attenzione il personale Vigili del Fuoco nel momento in cui vengono decisi tagli e meccanismi di blocco delle retribuzioni. 
Scarsità delle risorse, instabilità programmatica e continui tagli, hanno inciso negativamente sul futuro dell’Opera Nazionale, già a partire dai provvedimenti disposti dal DLgs 139/2006 che hanno disposto la mancata erogazione delle sovvenzioni annuali del Ministero dell’Interno. 
La finanziaria 2008 ha invece determinato una  drastica riduzione della quota destinata all’Opera, proveniente dai servizi a pagamento, introducendo il divieto di assegnazione delle entrate all’Opera Nazionale, istituendo appositi fondi da ripartire con decreto ministeriale, così mentre in passato le somme venivano versate direttamente alla fondazione, adesso transitano presso un fondo del Ministero dell’Interno per essere successivamente riassegnato con decreto ministeriale,  meccanismo che ha determinato una ulteriore decurtazione, in quanto nel fondo insistono altri organismi di protezione sociale appartenenti al Ministero dell’Interno, circostanza che non consente di ottenere reali garanzie di riassegnazione. 
Quanto sopra ha determinato una riduzione della copertura assicurativa per tutto il personale, una riduzione dell’ammontare dei contributi periodici erogati alle famiglie dei Vigili del Fuoco con gravi problemi sanitari, drastica riduzione dei contributi straordinari sanitari, azzeramento degli interventi assistenziali socio familiari. La necessaria proposta emendativa al fine di arginare gli effetti negativi di questo status degenerativo, non è mai giunta al Governo, al contrario invece di quanto accaduto con la legge di stabilità per il 2012, nella quale si sta maldestramente tentando di porre rimedio ad un reiterato abuso dell’impiego della componente volontaria, tentando di far scomparire mediante l’articolo 4 comma 11 della legge in oggetto, il carattere di particolarità del richiamo, rendendo così possibile l’impiego del personale volontario anche in condizioni di 
ordinarietà; tentando di apportare modifiche all’articolo 10 del Decreto Legislativo 368/2001 che disciplina i contratti a tempo determinato, mediante il comma 12 del citato articolo 4; attraverso la riduzione del numero dei richiami del personale volontario, senza aver propedeuticamente colmato la pregressa carenza di organico. Certamente se tanta solerzia fosse stata impiegata nella risoluzione delle problematiche reali del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, sicuramente non saremmo giunti alla quasi totale paralisi delle attività istituzionali. 
Analoghe considerazioni sono valide per le progressioni verticali, nel cui contesto, l’elefantiaca inefficienza della nostra amministrazione ha praticamente congelato le aspettative di progressione verticale del personale Vigilfuoco, già statisticamente penalizzato, riscontrando una percentuale negativa nelle progressioni rispetto agli  altri Corpi dello Stato.  A riguardo, il solo blocco del concorso straordinario a 334 Ispettori antincendio previsto dall’art. 153, comma 2, del decreto legislativo 217/2005, se analizzato con i riflessi ai mancati conseguenti passaggi di qualifica a Capo squadra e Capo reparto, ha prodotto un risparmio all’Amministrazione, su fondi già stanziati, di circa 7 milioni di euro.  Se sommiamo queste risorse a quelle risparmiate per effetto dei notevoli ritardi accumulati sulle ordinarie procedure concorsuali a Capo Squadra e Capo Reparto la cifra risulta sensibilmente più elevata.   Chiediamo allora se con tali risorse non poteva effettivamente operarsi qualche modifica ordinamentale tra quelle già concordate tra OO.SS. e Amministrazione nei precedenti e numerosi tavoli di confronto, quale, ad esempio quella relativa all’art. 16 del D.Lgs 217/2005 che prevedeva, proprio in virtù del ruolo unico, un passaggio a ruolo aperto, invece che a concorso, dalla qualifica di Capo squadra esperto alla qualifica di Capo reparto. Tale modifica era resa possibile anche dal risparmio economico conseguente all’abolizione delle procedure concorsuali. Pertanto 
attendiamo dall’Amministrazione segnali importanti, supportati poi dal Governo, relativamente a tali richieste smentendo così, quanto ormai è opinione diffusa tra i Vigili del Fuoco, e cioè che l’Amministrazione ami i Vigili del fuoco solo perché permette ai vertici di fare bella figura con poca spesa.  
Coordinatore Generale
Alessandro Lupo

giovedì 3 novembre 2011

GIGGINO E L'EMERGENZA ?!

"Nell'ambito delle attività di protezione civile programmate dalla Prefettura di Benevento, il Prefetto Michele Mazza d'intesa con il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Serafino Vassalli, ha organizzato per il giorno 28 ottobre 2011 un'esercitazione per testare con la Direzione Regionale VV.F. Campania, l'applicazione della Circolare n. EM-01/2011, relativa al Piano di Colonna Mobile Nazionale". 
Quanto sopra è uno stralcio della notizia pubblicata sul sito vigilfuoco.it relativa all'esercitazione che ha visto partecipare anche il Comando di Napoli, il servizio enfatizza le procedure e fa sembrare paradisiaca la situazione dell'allertamento ed impiego delle colonne mobili della regione, di conseguenza anche di quella partenopea.
<Pronto, Carmine, mi senti? Cià sò Giggino, sient stamme a fà benzin però a scheda carburanti nun tene e'sold ncopp. Ma chiste sò proprie sciem>.
Chissà a quali scemi si riferisse. Ovviamente il dialogo accennava ad altre storture, il funzionario che non è partito come prevedono le disposizioni (a noi il consiglio di disciplina ... e a loro?), una sede VVF che invita i colleghi ad andare altrove per le necessità di rifornimento, il vitto, etc. etc. 
Giusto per ridere, si fa per dire, la scheda carburante era, è, quella in dotazione al Comandante che non deve sapere se è carica o no ma qualcuno, per lui, dovrebbe quantomeno preoccuparsene onde evitare figure di m.... pubbliche. Si parte senza anticipo missione, vabbè il momento economico è tragico, senza vitto emergenziale, vabbè si stanno attrezzando, vabbè vabbè vabbè, tanti va bene ma, per dirla alla Totò, ogni limite ha una pazienza; al posto dei vabbè ci vogliono i vaffa........
Solo chiacchiere e distintivo, parafrasando De Niro, questo mi sembrano i vertici politici del Corpo; speriamo che presto si riesca nell'attuazione piena della EM1/2011 in modo da cogliere quelle prospettive di miglioramento dei livelli di sicurezza sempre auspicati dal personale.  Un grosso dubbio resta: ma le nuove direttive in materia le conoscono tutti?
Giggino ha anche riferito che dopo qualche perplessità iniziale sono stati sistemati in modo egregio al Comando di La Spezia dove hanno trovato disponibilità e cordialità dai colleghi e dall'organizzazione spezzina.

martedì 1 novembre 2011

A' LIVELLA (Totò)

Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura... dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!, ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto,statemi a sentire: s'avvicinava ll'ora d'à chiusura: io,tomo tomo,stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l'11 maggio del'31"
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto... ...sotto 'na croce fatta 'e lampadine; tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore nce stava 'n 'ata tomba piccerella, abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva: "Esposito Gennaro - netturbino": guardannola,che ppena me faceva stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo... chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava ca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero, s'era ggià fatta quase mezanotte, e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano? Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia... Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia? Ate che fantasia;era 'o Marchese: c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese; tutto fetente e cu 'nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro... 'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro: so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo, quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto, s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto! Da Voi vorrei saper,vile carogna, con quale ardire e come avete osato di farvi seppellir,per mia vergogna, accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va,si,rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura; la Vostra salma andava,si,inumata; ma seppellita nella spazzatura! Ancora oltre sopportar non posso la Vostra vicinanza puzzolente, fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"
"Signor Marchese,nun è colpa mia, i'nun v'avesse fatto chistu tuorto mia moglie è stata a ffa' sta fesseria, i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti,oh turpe malcreato, che l'ira mia raggiunga l'eccedenza? Se io non fossi stato un titolato avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé..-piglia sta violenza... 'A verità,Marché,mme so' scucciato 'e te senti;e si perdo 'a pacienza, mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere...nu ddio? Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?... ...Muorto si'tu e muorto so' pur'io; ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti paragonarti a me ch'ebbi natali illustri,nobilissimi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella  che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella. 'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto? Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

mercoledì 26 ottobre 2011

ORA ANCHE LE PENSIONI?

I Vigili del fuoco non godono di particolari trattamenti previdenziali, quel poco che resta è legato all'anzianità anagrafica diversa dal pubblico impiego ordinario.
Lontani anni luce dai trattamenti riservati a categorie similari e per la cui perequazione i lavoratori, le OO.SS., combattono da anni.
La UIL PA Vigili del fuoco metta le mani avanti su eventuali ipotesi di intervento negativo; il Governo faccia pure, ma per quanto riguarda i Vigili del fuoco gli unici atti tollerabili saranno quelli di rivedere al meglio, in positivo, di garantire anche a noi le prerogative concesse al comparto sicurezza.
Lo sciopero del 28 p.v. sia occasione per un ennesimo comunicato stampa, preceduto da una precisa nota al Governo, relativo alla necessità di tenere inalterati gli attuali assetti e di rilanciare la richiesta di riordino previdenziale con perequazione al comparto sicurezza.

domenica 23 ottobre 2011

NEI SECOLI FEDELI, .... MICA FESSI

(ALLA MANIFESTAZIONE CUI SI FA RIFERIMENTO C'ERANO ANCHE I VVF; CREDO CHE SIA INTERESSANTE LEGGERE ANCHE DI ALTRE ISTITUZIONI CON ANNESSE PROBLEMATICHE "SIMILARI" - RACCOMANDO, ONDE EVITARE MISTIFICAZIONI DA PARTE DEI CONTRARI AL DIRITTO PUBBLICO, DI RICORDARE CHE IL PUBBLICO IMPIEGO "PRIVATISTICO", QUELLO IN CUI ERANO I VVF, SOFFRE MOMENTI DI CERTO PEGGIORI DEI NOSTRI).


(La Repubblica) - Sale la tensione tra Forze Armate e poliziotti e governo. Dopo la protesta di piazza dei poliziotti e quella, a sorpresa, dei carabinieri (che in un comunicato del Cocer hanno attaccato la casta, il governo e il premier), ora la rappresentanza "sindacale" dell'Esercito chiede le "dimissioni dell'esecutivo". I militari, si legge in un documento approvato all'unanimità dal loro Cocer, "non hanno più fiducia nel governo". E definiscono "fallimentare la gestione del sistema Difesa del Paese da parte del gabinetto del ministro La Russa e, di riflesso, del governo Berlusconi auspicandone la caduta....


"Solo in tal modo - sostengono i militari - si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che, aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare, determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonchè dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni".La rabbia antigovernativa di militari e  poliziotti che non pare placarsi si trasforma in un caso politico.  "Solidarietà al Cocer e a tutte le Forze Armate e le Forze dell'Ordine che in questi anni hanno subito i tagli del Governo" arriva dal deputato di Futuro e Libertà Gianfranco Paglia. L'escalation delle proteste di divise e stellette preoccupa invece il Pd. "La successione delle proteste - interviene Emanuele  Fiano, responsabile sicurezza per i democratici - rappresenta la fotografia di una situazione non ordinaria e per noi molto preoccupante del grado di esasperazione di tutte le donne e di tutti gli uomini del comparto sicurezza e difesa dello Stato".Non era mai successo a un esecutivo di suscitare la contemporanea protesta di polizia, carabinieri ed esercito per i tagli a sicurezza e difesa.Anche l'Arma ora non ci sta più, i militari sono "stufi". Rompono il loro consueto silenzio. E, soprattutto, la tradizione che li vuole non solo nei secoli fedeli, ma sempre rispettosi soprattutto nei toni nei confronti del governo che, di recente, li ha elevati a rango di quarta Forza Armata. Va detto che l'Arma dipende un po' dalla Difesa (polizia militare), un po' dall'Interno (ordine pubblico), un po' dalla Salute (Nas), un po' dall'Ambiente (Noe), un po' dai Beni culturali (Nucleo patrimonio artistico), un po' da Palazzo Chigi. Senza contare che dai loro ranghi proviene uno dei tre direttori dei servizi segreti, il generale Giorgio Piccirillo (Aisi).Ma il combinato disposto dei tagli alle risorse della sicurezza e del lavoro massacrante al quale sono stati sottoposti a Roma sabato scorso, li ha esasperati. La preoccupazione per la manifestazione No-Tav di domenica in Val di Susa ("auspichiamo - dicono - che sia garantita "in primis" l'incolumità del personale in divisa"), ha fatto esplodere tutta la loro rabbia finora compressa nelle caserme. E hanno deciso di uscire allo scoperto per "urlare", per usare le parole di un alto ufficiale dell'Arma, il loro "grido di allarme". I militari, si sa, non hanno facoltà di esprimere dissenso, né, tantomeno, di protestare pubblicamente. Questo compito è demandato dunque al loro unico organo di rappresentanza, il Cocer, una sorta di sindacato democraticamente eletto. È questo organo di rappresentanza a esprimere "umore e preoccupazione" per quanto sta avvenendo. Lo fa, forse per la prima volta nella storia dell'Arma, con un linguaggio forte e con toni antipolitici e antigovernativi stile sindacati di polizia, forse anche per appagare in qualche modo la protesta che proviene dal basso da una base di carabinieri e sottufficiali che non sono più disposti a incassare botte "per sette euro all'ora"."Il governo - accusa il Cocer carabinieri in polemica, senza però mai citarlo, con il ministro della Difesa Ignazio La Russa - taglia sulla sicurezza, ma non si dimentica di finanziare la festa delle Forze Armate del prossimo 4 novembre". "È questo - continua - un governo impegnato a salvaguardare l'apparenza più che la sostanza: si sa, le foto ricordo durante queste manifestazioni possono valere più di cento parole, facendo percepire agli ignari cittadini una vicinanza al comparto sicurezza e difesa, di fatto inesistente! Con i tagli alle spese dell'ordine e sicurezza pubblica, il governo ha infatti dimostrato tutti i limiti della sua azione".Ecco il j'accuse alla casta. "Alla nostra classe politica - sostiene la rappresentanza militare - non interessa che durante questi servizi il Carabiniere il più delle volte non mangi, oppure lavori dodici ore continuative senza percepire straordinario e in condizioni a dir poco aberranti come ampiamente hanno dimostrato le immagini dei violenti scontri di piazza. A loro interessa solo tagliare le spese per questi servizi. Siamo nel pieno ciclone alimentato da una classe politica che pensa più che a salvaguardare, ad aumentare i propri privilegi". "Ci chiediamo - è l'affondo rivolto polemicamente in questo caso al ministro dell'Economia Giulio Tremonti - quali spese verranno tolte dal bilancio statale, visto che siamo già altamente maltrattati".Ed ecco l'attacco frontale al governo. "I Carabinieri sono stanchi di sottacere e di subire le imposizioni di un governo che continua imperterrito a penalizzarli economicamente per giustificare i propri sprechi (auto blu con scorta, autisti/maggiordomi, segretari, vigilanze) e che continua a chieder loro sacrifici economici". "Oggi - continua la protesta - abbiamo un dato di fatto oggettivo: la sicurezza per l'italiano è gravemente compromessa. Garantire sicurezza, per i Carabinieri vuol dire lavorare gratis, per i nostri amabili parlamentari vuol dire aumento di servizi di esclusiva utilità gratuiti perché pagati con i sacrifici dei cittadini tutti e con i tagli ai servitori dello Stato garanti dell'ordine e della sicurezza pubblica".Ce n'è anche per il premier: "Qualcuno - attacca il Cocer - spieghi al presidente del Consiglio il significato dei sacrifici che il Carabiniere fa per garantire la giustizia sociale ed i diritti del cittadino. I Carabinieri rimandano al governo le belle parole ed i ringraziamenti ipocriti".Il malessere serpeggia fra le forze dell'ordine. Martedì i sindacati di polizia di tutto l'arco costituzionale hanno protestato in piazza contro il ministro dell'Interno Roberto Maroni che riferiva al Senato sulla guerriglia di sabato. Nella stessa giornata il Cocer Esercito solidarizzava (anche questo, senza quasi precendenti), con la manifestazione dei poliziotti. "I tagli all'Esercito - denuncia il suo Cocer - la componente più impegnata nelle missioni all'estero, incidono sulla protezione e sulla sicurezza del personale. E stanno facendo vertiginosamente decadere la qualità della vita nelle caserme".

di Alberto Custodero

lunedì 17 ottobre 2011

SCONTRI ROMA: NOTA UIL VVF NAZIONALE

Roma, 17 ottobre 2011
Prot. N. 255/11


Alle strutture regionali e provinciali
UIL PA VVF


A seguito dei disordini verificatisi nel corso della manifestazione a Roma il 15 ottobre u.s., che hanno visto particolarmente impegnato il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, desideriamo esprimere la più profonda solidarietà a tutti i colleghi che hanno lavorato in quella giornata.
Ancora una volta i Vigili del Fuoco si sono trovati a fronteggiare situazioni di estremo pericolo contro le quali sono indifesi e vulnerabili, oltre che numericamente insufficienti, e nonostante tutto hanno dimostrato, con freddezza e competenza, la loro straordinaria professionalità.
 E' necessario che il personale del Corpo Nazionale non sia più coinvolto  in situazioni di scarsa tutela della propria attività operativa bensì salvaguardato all'interno di simili scenari.  Tale tutela ed attenzione verso i Vigili del Fuoco deve partire dal Governo che, contrariamente, continua a tagliare sul personale, sulle attrezzature e  sugli automezzi in un momento così delicato per la situazione economica e politica del Paese.
La UIL farà sentire la sua voce in merito anche per il fatto che, con il passar del tempo, cresce nel Paese la consapevolezza del fondamentale ruolo a cui il Corpo Nazionale assolve e dovrà assolvere anche in futuro nell’interesse primario di tutti i cittadini.

Cordiali saluti.

venerdì 14 ottobre 2011

copia, incolla e ..... TAGLIA

NODO SU MISSIONI E SICUREZZA. «Al fine di razionalizzare e riorganizzare la spesa», si legge nel testo, «è disposta la riduzione dello stanziamento previsto nello stato di previsione del ministero dell'Interno, missione ordine pubblico e sicurezza, programmi 8 e 9, di 10 milioni di euro per l'anno 2012 e di 50 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, nella misura del 50% per la polizia di Stato e del 50% per l'Arma dei carabinieri». *È prevista anche una riduzione della spesa - 57.448,387 euro per il 2012 e di 30.010,352 per il 2013 - per la retribuzione del personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ma non finisce qui: tagli di 2 milioni di euro per il 2012 per le spese di vitto per il personale dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza impegnato in servizio d'ordine fuori sede. «Il gettito proveniente dalle frequenze» ha spiegato il ministro della Difesa Ignazio La Russa «andrà per il 50% all'abbattimento del debito pubblico e per il 50% alla diminuzione dei tagli per i vari ministeri ma con priorità ai comparti sicurezza e difesa». 
 *(penso che, anche se espressi in migliaia, siano milioni)

mercoledì 12 ottobre 2011

OLTRE ALLO SCIOPERO DEL 28 p.v. LA UIL VVF SI MUOVE ASSIEME AL CARTELLO SINDACALE DELLE POLIZIE

COMUNICATO STAMPA
Sindacati e Rappresentanze dei Comparti Sicurezza,
Difesa e Soccorso pubblico: CONFERENZA STAMPA
Mercoledì 12 ottobre alle ore 15 presso la sede nazionale del sindacato Siulp sita in via Vicenza n. 26 a Roma si terrà una conferenza stampa per annunciare una serie di iniziative eclatanti di mobilitazione che culmineranno in una manifestazione nazionale e in altre importanti iniziative che puntano al coinvolgimento della cittadinanza.
I tagli operati dal Governo anche con le ultime manovre finanziarie stanno ormai pericolosamente limitando l’azione e il servizio, a tutela dei cittadini, delle donne e degli uomini in divisa, tanto che già alla fine di questo mese – solo per fare un esempio - non ci saranno più risorse per l’acquisto di carburanti destinati agli automezzi e al parco veicolare delle varie Amministrazioni di competenza.
La conferenza stampa è organizzata dai principali Sindacati e Rappresentanze dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico a nome della quasi totalità degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, al Corpo dei Vigili del Fuoco e alle Forze Armate: 
SIULP, SAP, UGL Polizia di Stato, CONSAP, SAPPE, UIL Penitenziaria, FNS CISL, UGL Penitenziaria, SAPAF, UGL Forestale, Fe.Si.Fo, FNS CISL Forestali, UIL Forestali, FNS CISL VV.FF., UIL VV.F., CO.NA.PO, UGL VV.FF.

lunedì 10 ottobre 2011

SOLDINI E SOLDI, ....... in SOLDONI:

Comando Napoli,
Rata ottobre 2011 tranche arretrati ccnl -indennità di soccorso esterno".
Lavorazione spettanze varie 2010 (integrazioni, etc.), forse, sottolineo, forse Novembre 2011.
STIR Giugliano in via di definizione l'iter per sblocco e lavorazione.

LA VERITA' STA SEMPRE NEL MEZZO! LA UILVVF STA NEL MEZZO, LA UILVVF ....

"DI SEGUITO LETTERA APERTA DI ALCUNI COORDINAMENTI UIL VVF A SOSTEGNO DEL COORDINATORE GENERALE"
Cari colleghi,
nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una serie di attacchi alla nostra Organizzazione Sindacale e al nostro Segretario Generale da parte di taluni soggetti che da tempo giocano a fare sindacato e pretendono di insegnare a tutti, indistintamente, le regole di tale gioco con presunzione e arroganza, ma scoprendo allo stesso tempo i loro veri obiettivi, portati avanti anche con falsità e menzogne, che non sono certo a favore del personale e del Corpo Nazionale tutto.
Solo in questi termini può leggersi, infatti, l’inserimento nell’articolo 16 della Legge 121/81 che l’O.S. CO.NA.PO. spaccia per Comparto Sicurezza, quando nella realtà tale norma non fa altro che individuare le Forze di Polizia che devono essere coordinate dall'Amministrazione di Pubblica Sicurezza per le sue finalità di ordine e sicurezza pubblica, che nulla centrano con le finalità istituzionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (che, ricordiamo, sono la prevenzione dagli incendi, il soccorso pubblico e la difesa civile) ed ancor meno con i comparti di negoziazione (essendo norme che afferiscono gli ordinamenti).
Dopo anni di lotta (a loro dire), solo oggi questa O.S. si accorge di aver chiesto una cosa diversa da quella che volevano i lavoratori del Corpo? A meno che non stanno mentendo anche ai loro stessi Quadri (cosa probabile considerate le loro ultime vicende interne che hanno visto dimettersi segretari Nazionali, Regionali e Provinciali) tale O.S. ha da anni chiesto che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diventasse una Forza di Polizia sotto il controllo dei Questori e dei Prefetti e alle dipendenze dirette del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Ma questo non significa entrare nel Comparto Sicurezza che, come è noto, è istituito e disciplinato dal decreto legislativo n. 195/1995.
Di una cosa però prendiamo atto, ovvero che i Quadri CO.NA.PO. si sono finalmente resi conto che l’armamento è incompatibile con il servizio antincendio, dal momento che in un loro comunicato di qualche tempo fa scrivevano: “vogliamo essere armati per difesa personale come le altre Forze di Polizia ad ordinamento civile”. Vogliamo credere che si trattasse di una provocazione e magari, tra qualche tempo, scopriremo che anche la richiesta di far diventare il Corpo Nazionale una Forza di Polizia, con l’inserimento nell'articolo 16 della Legge 121/1981, era anch'essa una provocazione. Forse una ulteriore provocazione era quella apparsa sulle loro locandine dove scrivevano: “Utile sarebbe utilizzare all'occorrenza anche personale del Genio Militare, a ricoprire permanentemente i Distaccamenti dei Vigili del Fuoco oggi volontari” (Ma d'altronde in questo modo confusionario di interpretare le competenze se i Vigili del Fuoco possono fare i poliziotti anche i militari possono fare i pompieri nei distaccamenti volontari!).
Ma a parte tutto possiamo condividere o meno il pensiero sindacale di ognuno, purché sia onesto e trasparente, ma non possiamo certo accettare falsità ed accuse rivolte invece alla persona che rappresenta una Organizzazione Sindacale come la nostra UIL. Forse questi signori avrebbero anche evitato una magra figura se, prima di dare fiato alle trombe, si fossero informati bene sull’attività del nostro Segretario Generale A. Lupo, e forse avrebbero scoperto che Lupo indossa la divisa regolarmente in servizio ed in attività di soccorso, considerato che non gode, per sua scelta, di un distacco sindacale intero.
Ma cosa possiamo aspettarci da personaggi che hanno sempre puntato il dito contro coloro che usufruivano dei distacchi sindacali e poi quando tali distacchi sono stati concessi anche a loro hanno detto ai loro iscritti: “abbiamo scherzato!”.
“Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, ma mai tutti per sempre!

sabato 8 ottobre 2011

CAMILLA LUISE--CAMILLA LA STELLA CHE BRILLA--OLTRE ALLE NOTIZIE SINDACALI VI AGGIORNIAMO DELLA PICCOLA CAMILLA FIGLIA DEL COLLEGA MARIANO LUISE

Inserito il 07 ottobre 2011 alle 11:49:00 da mariano. IT - camilla la stella che brilla

Ciao a tutti,
è da qualche mese che non vi aggiorno sugli sviluppi terapeutici di Camilla ma questo è stato dovuto ad alcune novità, illustrate di seguito, e avevamo bisogno del tempo necessario per capire le reazioni della nostra piccola.
Come sapete Camilla alternava cicli terapeutici tra il centro Adeli in Slovacchia e il centro Francesco Pio di Ostia, mentre nei periodi che sta a casa effettua fisioterapia di mantenimento , logopedia e psicomotricità , in attesa di riprendere l’ossigeno iperbarico appena le sue condizioni lo permettessero (cioè nel periodo estivo quando la piccola non è raffreddata). Nel frattempo continuavamo a tenerci informati sulle altre varie possibili terapie che potessero contribuire al miglioramento di Camilla; scartata l’ipotesi delle cellule staminali (il genetista professore Bruno Dallapiccola, ci ha dato ampie spiegazioni su come questa tecnica per cervello sia ancora in alto mare, mentre per altri organi del corpo sono a buon punto), ci siamo soffermati su una tecnica chiamata Biocorrezione praticata dal professore Vassiliev , dottore russo che da anni vive in Israele. Era dal 2010 che prendevamo informazioni sul professore, sulla terapia da lui praticata e sugli sviluppi che questa aveva sui bambini a essa sottoposti; ad aprile 2011, a seguito delle informazioni ottenute e di risultati incoraggianti avuti d’alcuni piccoli, decidemmo di portare Camilla in Israele dal professore Vassiliev, per provare e vedere con i nostri occhi quanto avevamo conosciuto dai vari canali informativi da noi utilizzati. Contattammo il professore e ci fu dato il primo appuntamento per le due ultime settimane di maggio, il 12 maggio scorso stavamo in Israele. Decidemmo di non informare i terapisti di Camilla, gli amici e parenti, sulla biocorrezione che Camilla stava per iniziare, in modo che al nostro rientro potevamo avere dei pareri non condizionati (dicemmo che andavamo a fare un ciclo in Slovacchia). Al nostro arrivo il professore fece sospendere TUTTE le terapie farmacologiche che Camilla faceva (dopo essere stati negli USA Camilla assumeva “solo” il depakin con dosaggio “ridotto” a 350 mg al giorno), gli fece fare l’analisi delle urine delle 24 ore con le quali ottiene l’adenogramma, cioè” l’immagine grafica nella dinamica del contenuto nell’urina degli importantissimi neurormoni presenti nel nostro organismo”, a seguito del quale diede disposizione di dare a Camilla delle capsule di Ldopa con dosaggio di 45mg al mattino e 15mg alla sera ma della terapia vi parlerò più avanti. Capirete che togliere di punto in bianco tutto il dosaggio del farmaco antiepilettico che Camilla assumeva, sostituendolo con un farmaco che non è un antiepilettico, generava in noi delle perplessità visto che eravamo abituati a vedere i dosaggi delle varie medicine aumentati o scalati molto lentamente ma oramai avevamo deciso di provare e visto che nella maggior parte dei casi da noi conosciuti avevano dovuto fare anche loro questa cosa, senza avere particolari problemi, decidemmo di procedere. Nei primi 10 giorni che Camilla iniziò questo trattamento non notammo differenze in lei ma poi qualcosa iniziò a cambiare, la piccola riusciva a farsi delle belle dormite come non capitava da tempo e appariva più rilassata; il professore lasciò il dosaggio del Ldopa come quello iniziale, ci furono date le capsule necessarie ad arrivare fino alla successiva visita (prevista per settembre 2011) e dopo due settimane in Israele ripartimmo per l’Italia ottimisti visto le reazioni iniziali di Camilla. Dopo qualche settimana che Camilla riprese il lavoro con i terapisti che vengono a casa, prima le fisioterapiste e poi la psicomotricista ci chiesero se in Slovacchia Camilla avesse fatto qualche nuova terapia visto che la trovavano particolarmente migliorata (rispetto alle altre volte) nel tono muscolare, nell’attenzione e nella partecipazione, loro non sapevano della novità e questa fu un ulteriore conferma a quanto noi notavamo; naturalmente a quel punto abbiamo informato i terapisti sulla biocorrezione.
Sotto l’aspetto epilettico Camilla è stata benissimo nel mese di giugno (scattini solo al risveglio ma pochi e leggeri), luglio e agosto ritornò nella sua norma (scattini frequenti quotidianamente) con qualche giorno dove risultavano essere aumentati, a seguito di questo contattammo il professore lo aggiornammo sulle varie novità, lui decise di ridurgli il dosaggio del Ldopa e da quel momento fino al nostro ritorno in Israele, Camilla riprese a stare bene come nel mese di giugno. Il 9 settembre scorso siamo ritornati in Israele, Camilla ha fatto di nuovo l’adenogramma il quale risulta migliorato e quindi il professore ha ridotto il dosaggio del Ldopa ad una sola capsula, al mattino, di 35 mg; ad oggi la frequenza e l’intensità degli scattini sono come quelli del mese di giugno… pochissimi e leggeri solitamente al risveglio. Durante la biocorrezione il professore Vassiliev sconsiglia la fisioterapia intensiva e l’ossigeno iperbarico, quindi nostro malgrado adesso Camilla sta facendo solo la fisioterapia a casa e per ora siamo costretti a sospendere i cicli presso l’adeli e presso il centro Francesco Pio ma nonostante questo notiamo che a volte Camilla cerca di spingere sulle gambe per provare a stare in piedi quindi non vediamo l’ora che possa riprendere la fisioterapia intensiva con adeli e thersuit, visto che le sue attuali reazioni ci inducono a credere che quando riprenderà riuscirà ad ottenere più di quanto ottenuto fino ad oggi. Sono passati solo quattro mesi che Camilla ha iniziato la biocorrezione, quindi le sue reazioni sono ancora tutte da valutare ma non potevo aspettare oltre per informarmi su quanto la nostra stella sta facendo.
Ricordo che il nostro obiettivo e quello di migliorare la qualità di vita di Camilla, considerando che ormai mangia molte cose a pezzetti, il tono muscolare è migliorato tanto, la psicomotricista nota migliorata l’attenzione e la partecipazione, gli antiepilettici sono stati eliminati del tutto, con gli scattini al momento sensibilmente ridotti, ormai è ovvio che continuiamo ad ottenere “piccoli” risultatati che lasciano ottimismo per il futuro.
Di seguito vi riporto le informazioni del metodo Biocorrezione:
“Il metodo della biocorrezione e basato sugli adenogrammi, che significa interpretazione cllnica dell'immagine grafica nella dinamica del contenuto nell'urina degli importantissimi neurormoni del nostro organismo. L'adrenogramma di ogni persona e assolutamente individuale come l'impronta digitale. Gli adrenogrammi hanno consentito di scoprire i meccanismi intimi delle alterazioni del sistema nervoso e la possibilità di correggerle, inclusa anche l'alterazione della sintesi della dopamina, che sono, in base alle alterazioni dell'attività motoria e dell'intelletto, comprese molte forme di paralisi che si determinano come ad esempio le paralisi d'eziologia dopaminica. Solo gli adenogrammi consentono di definire precisamente il valore del deficit della dopamina nell'organismo dell'ammalato e calcolare la dose esatta del preparato dell'aminoacido L-DOPA che e precursore della dopamina, secondo il principio "la chiave della serratura" per la terapia efficace di questa malattia. La biocorrezione, si effettua con la somministrazione della esatta microdose del preparato calcolata secondo l'adenogramma.”
In poche parole il professore Vassiliev con l’adenogramma stabilisce il dosaggio delle Ldopa necessario al paziente per produrre la dopamina di cui il suo organismo ha bisogno.
Breve informazioni sulla dopamina:
Ogni cellula nervosa (o neurone) nel cervello può giungere ad avere diverse migliaia di connessioni con altri neuroni. Da queste connessioni tra neuroni si può formare un numero praticamente infinito di circuiti nervosi, ognuno dei quali corrisponde a un concetto, a un'idea, a un sentimento, a un impulso ad agire.
Come avviene la trasmissione di un impulso nervoso da un neurone all'altro? Esiste un piccolo intervallo intercellulare detto sinapsi nella quale all'arrivo dell'impulso nervoso si diffonde una sostanza fisiologica chiamata neurotrasmettitore che eccita il neurone successivo e rende possibile la trasmissione nervosa. Esistono molti neurotrasmettitori e i principali sono l'acetilcolina (presente nelle sinapsi di tipo colinergico quali quelle relative alla fibra muscolare e agli effettori pregangliari del sistema nervoso autonomo) e la noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). Altri importanti neurotrasmettitori del cervello sono la dopamina, la serotonina, aminoacidi quali il GABA (acido gamma-aminobutirrico) e il glutammato.
Una regola fondamentale (molto importante per capire come funziona il cervello) è che due neurotrasmettitori diversi non possono legarsi allo stesso recettore anche se lo stesso neurotrasmettitore può legarsi a recettori diversi. Ciò fa capire come ci sia un grande ordine in una massa così fitta di neuroni. Neurotrasmettitori come l'acetilcolina, la serotonina, la dopamina, la noradrenalina pur avendo concentrazioni cerebrali piuttosto basse, rivestono notevole importanza essendo protagonisti dei processi cognitivi ed emotivi. La dopamina è il principale neurotrasmettitore del cervello emozionale. Oltre ad avere un grande ruolo nel coordinamento del comportamento motorio, è determinante per i comportamenti adattativi e le conseguenti implicazioni affettive. I processi emozionali del piacere e della ricompensa sono regolati dalla dopamina al pari delle gratificazioni conseguenti al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo nella lotta e nella competizione. L'euforia connessa allo scampato pericolo è orchestrata dalla dopamina. La trasmissione dopaminergica risulta dunque correlata alla fisiologia del rinforzo psicologico e quindi è determinante nei processi di apprendimento.
Grazie a tutti e a presto.

SPETTANZE STIR

Alcune voci di palazzo fanno presumere che le competenze dovute ai colleghi per le prestazioni presso lo STIR di Giugliano per emergenza rifiuti siano in corso di lavorazione.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Intanto il Coordinamento UIL PA VVF Napoli sta predisponendo una nota per il Comando ed i vertici politico/tecnici del Corpo per sottolineare l'incongruenza relativa al mancato o ritardato pagamento di prestazioni rese in convenzione; in breve, se lavoriamo per il Ministero Interno Dipartimento VVF è quest'ultimo che deve pagare. Perché dovremmo, come accade, aspettare l'incasso dagli enti o privati per ottenere i compensi?

giovedì 6 ottobre 2011

CAMBIA (!?) LA PREVENZIONE INCENDI.

D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 - Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'art. 49, co.4-quater, del dl 31.05.2010, n. 78, convertito, con mod. dalla l. 30.07.2010, n. 122-
Quanto sopra abroga anche il famoso dm 16-02-82; chi volesse approfondire, in attesa di precise disposizioni in merito, può collegarsi al sito vigilfuoco.it dove sulla sinistra in altro troverà il riferimento al citato dpr.
Presumo che soprattutto il personale delle qualifiche direttive e del ruolo ispettori e sostituti debba riconsiderare le relative responsabilità in materia, ritengo anche che i colleghi Capi squadra dovrebbero perlomeno conoscere il minimo per non incorrere in errori; iniziamo a leggerlo e poi valuteremo l'eventuale assenza di chiarimenti da parte dell'amministrazione.

martedì 4 ottobre 2011

W LO SPIRITO LIBERO ... !?

Da un po di tempo si ha la percezione di un sub movimento che anima le menti dei colleghi del Comando di Napoli; alcuni di loro sono in buona fede, li si conosce ed è sempre stato apprezzato il comportamento schietto e costruttivo, seppur ipercritico, verso il sindacato, altri covavano rancore e ne approfittano.
La massa strumentalizza e le analisi di codesti diventano, in altrui mani, invece che strumento di riflessione e crescita nel solo ambito possibile (sindacato), forme "parassitarie" che celano la sola volontà di sanare le proprie frustrazioni professionali ed umane (mai legittime ma talvolta comprensibili), cogliendo il risultato di indebolire ancor più la rappresentanza dei lavoratori.
Checché se ne dica saranno sempre le OO.SS. (sulla base del dato nazionale), a partecipare alla stesura dei contratti od alla contrattazione decentrata etc.; la pluralità di voci fa si che sia rispettata, o perlomeno che si tenti lo sia, una visione non singola e massimalista ma plurale e partecipativa, ed è sempre stato cosi.
I problemi sorgono quando ognuno pensa di risolverli poggiandosi sulle spalle altrui (parassiti), questo sta accadendo; la percezione inesatta dell'inefficienza sindacale in qualsivoglia ambito viene fuori in un Comando in cui tutti sono abituati a fare quello che pensano senza regole e costrizioni, grazie, purtroppo, al sindacato che negli anni si è posto a "tutela" dei lavoratori producendo tante prerogative positive che i colleghi hanno scambiato per diritti. La frustrazione è talmente alta che a nulla serve ricordare le limitazioni conquistate dal sindacato ai tagli che volevano addossare ai comparti sicurezza e soccorso, agli straordinari che vengono pagati, in ritardo ma pagati e che l'amministrazione voleva tramutare in recupero ore, tanto si potrebbe dire ma in una "piazza" come quella partenopea tutto questo non importa.
Tanta ipocrisia e tutti che dimenticano quali sono le ordinarie richieste fatte alle OO.SS.
I Sindacati sono colpevoli di tutto ma almeno voi colleghi e lavoratori perbene vi siete mai chiesti che si rappresenta? Siete veramente convinti che il male sia il sindacato? Tutto il lassismo è giustificato dal fatto che si esce sulla macchina di partenza?
Ogni organizzazione è lo specchio della società che la produce.
Non è che il Sindacato VVF a Napoli è lo specchio di quella organizzazione?


venerdì 30 settembre 2011

ANGELETTI: SACRIFICI, INIZI LA POLITICA

A Napoli si è svolta la prima fase della mobilitazione UIL per sensibilizzare la società contro la deriva pericolosa intrapresa dal governo che tende ad indebolire sempre più il Paese.
Il segretario generale della UIL Luigi Angeletti ha chiuso il consesso con un discorso in cui ha richiamato il pericolo di deriva assoluta se non si inverte l'equazione politica che vede sottrarre ricchezza ai soliti noti, lavoratori dipendenti in primis.
Occorre che a pagare sia finalmente quel 10% di popolazione che detiene la metà della ricchezza della Nazione e non il solito 90% che produce e detiene l'altra metà pagandone l'85% di tasse mentre ai ricchi resta da versare, pur godendo di cifre abnormi, il 15%.
Si deve iniziare dalla politica, i suoi costi sono troppo alti ed il nostro Paese non se li può permettere.
BASTA con le centinaia di migliaia di stipendiati dallo Stato senza esserne dipendenti.

UIL VVF E OO.SS. SICUREZZA ASSIEME CONTRO DECLINO

SICUREZZA: SINDACATI DOPO L’ENNESIMO TAGLIO E PRIMA DELLA 
LIQUIDAZIONE FORZATA SARA’ MANIFESTAZIONE NAZIONALE
La scure dei tagli con cui questo governo ha colpito in modo “mortale” il mondo della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico sin dalla prima manovra economica attraverso il famigerato decreto Brunetta del giugno 2008, accompagnando peraltro questi pesanti tagli con una campagna denigratoria capeggiata sempre dallo stesso Ministro che ha offeso ripetutamente la dignità delle migliaia di donne e uomini di questi Comparti, con questo ultimo colpo il Governo causerà di fatto il “trapasso” del sistema di questi Comparti e quindi della difesa e della garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’intero Paese. 
Proprio per questo e contro l’assoluta insensibilità del Governo, le rappresentanze del personale, pur con alto senso di responsabilità ma non volendo assumersi la corresponsabilità di non garantire più la difesa della democrazia e della sicurezza di questo Paese, preannunciano una manifestazione nazionale. 
Ad affermarlo sono il SIULP, SAP, UGL-Polizia di Stato, CONSAP, SAPPE, UIL Penitenziaria, FNS CISL Penitenziaria, UGL Penitenziaria, SAPAF, UGL Forestale, FE.SI.FO, FNS CISL Forestale, UIL Forestale,  FNS CISL VV.FF, UIL VV.F., CONAPO, UGL VV.FF. dopo una riunione che si è tenuta nella giornata di ieri e nel corso della quale, avendo preso atto che le Forze di Polizia, il soccorso pubblico e la stessa Difesa non hanno più nemmeno i fondi per comprare la benzina e quindi coprire i servizi essenziali, che mancano i fondi per le traduzioni dei detenuti  per farli presenziare ai processi, così come quelli per provvedere al loro vitto, o quelli per far intervenire i vigili del fuoco in caso di incendio che dicono basta a questa scellerata politica che sta portando alla totale paralisi il sistema sicurezza, difesa e soccorso pubblico 
di questo Paese. 
Di contro, confermando ormai quella che è una costante nell’azione di questa compagine governativa, l’assoluta inattendibilità che il governo ha dimostrato nel mantenere gli impegni assunti sui tavoli negoziali e istituzionali. 
Infatti concludono i sindacati e le rappresentanze mentre non ha intaccato assolutamente gli sprechi, i privilegi e le duplicazioni che continuano a prosperare a danno anche di chi non riesce a garantirsi nemmeno i diritti fondamentali per la sopravvivenza, il governo non ha avuto nemmeno la forza e la volontà di dare seguito ad un DPCM che, grazie alle risorse degli operatori e quindi senza nessun aggravio alle finanze dello Stato, servono e sono indispensabili per eliminare  la paralisi della funzione di polizia introdotta con il cosiddetto “tetto salariale”. 
Altro che fannulloni, siamo ormai al paradosso: i  poliziotti e i vigili del fuoco si autotassano per poter lavorare di più e garantire maggiore sicurezza. 
Il governo non glielo consente.  
Non vorremmo concludono i sindacalisti che come in un gioco di prestigio della peggior specie, le risorse che gli operatori della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico hanno reperito autotassandosi, vengano distratte verso altri usi. Ecco perché non ci resta che attuare una manifestazione nazionale replicando quella dei 40 mila operatori in divisa avvenuta nell'ottobre 2008, per richiamare l’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni garanti della democrazia del nostro Paese, affinché si arresti l’attuale situazione e si vada in controtendenza rispetto a questa condizione di resa dello Stato.

giovedì 29 settembre 2011

CAMBIANO LE MODALITA' DI COLONNA MOBILE

In apposita riunione svoltasi presso il Comando di Napoli sono state illustrate alle OO.SS. le novità introdotte per l'allertamento delle sezioni operative da precise direttive del Direttore Regionale anche in applicazione di quanto previsto dalla circolare sostitutiva della famosa 28/92.
Gli aspetti salienti riguardano la prima sezione operativa che dovrebbe essere riferita sempre alla sede Centrale con, a rotazione, le sedi Orientale e Ponticelli.
Per le restanti sezioni, a partire dalla seconda, interverrebbero le restanti sedi del Comando nessuna esclusa.
Preso atto di quanto sopra la UIL, assieme a CGIL e CISL palesava le proprie perplessità in ordine al carico di lavoro destinato alle predette sedi adducendo diverse motivazioni di ordine operativo, logistico ed economico.
Il Comandante confermava la necessità di procedere nel verso indicato dalla Direzione e si diceva pronto ad accogliere suggerimenti che però non modificassero l'assunto principale, la prima sezione operativa ed i mezzi speciali conseguenti dovranno partire dalla Centrale; <come dire, cambiamo senza cambiare>, perché sia lui che il Direttore avevano avuto modo di constatare che il sistema attuale fosse troppo farraginoso e comportasse ritardi di ore rispetto alla mezzora prevista dalla normativa.
I Sindacati chiedevano, quindi, che l'eventuale variazione potesse essere ritenuta  in "prova" per un determinato periodo per verificarne la fattibilità ed insistevano affinché venissero approfondite altre questioni e non solo quelle necessarie per i Dirigenti relativamente alla tempistica delle partenze, come l'anticipo di missione ed una adeguata logistica per i lavoratori impegnati in detti eventi.
La UIL, con CIGL e CISL, pur prendendo atto della volontà e fermezza dell'Amministrazione, si impegnerà per ovviare ad eventuali negatività scaturenti dalle variazioni proposte e per fare in modo che la stessa fermezza e volontà siano presenti anche per assicurare il pagamento delle spettanze ed i diritti dei colleghi tutti.
Anche se coscienti che ognuno debba fare la propria parte e che le disposizioni impartite, se legittime, non si discutono, riteniamo inaccettabile che si parli di doveri dimenticando i diritti previsti dalla normativa contrattuale e legislativa.